Brindisi: papà muore dopo aver salvato le figlie gemelle dall’annegamento
Quando l'uomo ha visto le figlie in difficoltà, si è subito tuffato per salvarle, ma è morto poco dopo per lo sforzo: la tragedia a Brindisi
L’estate è iniziata da poco ma già si contano un numero altissimo di vittime di tragedia capitate sulle spiagge italiane. L’ultima, drammatica, è capitata ieri nei pressi di Brindisi. Un uomo, vedendo le due figlie piccole in difficoltà in acqua, si è subito tuffato per andare ad aiutarle. Dopo averle tratte in salvo, è morto probabilmente per un malore causato dall’enorme sforzo.
Un inizio di stagione estiva tragico quello di quest’anno sulle spiagge italiane.
Uno dei fatti di cronaca che hanno sconvolto di più, capitato negli ultimi giorni, è stato quello di Rahhal Amarri.
Il 42enne marocchino, che svolgeva il ruolo di gestore del lido dei gabbiani a Castel Volturno, ha perso la vita lo scorso martedì 7 giugno. Intorno alle 10:00 del mattino aveva sentito due bimbi urlare in mare, perché sopraffatti dalle onde troppo alte.
Sebbene non sapesse nuotare, l’uomo ha deciso di tuffarsi subito per andare a salvarli. Tentativo questo andato a buon fine, visto che, anche grazie all’aiuto di un bagnino, alla fine è riuscito a portare a riva i due minori.
Quando però l’addetto al salvataggio è tornato in acqua per salvare lui, lo ha trovato già esanime, probabilmente stroncato da un infarto dovuto all’enorme sforzo compiuto.
Papà 47enne morto a Brindisi
Stesso tragico destino anche per un uomo, un papà di 47 anni, che ieri aveva deciso di trascorrere una giornata di relax al mare insieme a sua moglie e alle sue due figlie gemelle.
La famiglia si trovava sulla spiaggia di Forcatella, tra Torre Canne e Savelletri, nei pressi di Brindisi.
Le due bimbe di 11 anni si trovavano in acqua, quando all’improvviso la marea è salita e con lei anche le onde.
Vedendo le sue due bimbe in difficoltà, l’uomo non ci ha pensato un momento e si è subito tuffato in acqua. Dopo averle raggiunte, le ha messe entrambe in condizione di tornare in salvo a riva, rimanendo però lui stesso troppo indietro.
Quando un bagnino, avvertito dai bagnanti, ha raggiunto l’uomo, lo ha trovato già privo di sensi.
Inutili per lui i tentativi di rianimazione. La Capitaneria di porto ha aperto un’indagine sulla morte del 47 che servirà a fare chiarezza sulla dinamica. Così come è stato per Rahhal Amarri, anche per lui si teme un attacco cardiaco dovuto all’enorme sforzo effettuato per salvare le figlie.