Tragedia a Nola, morto un bimbo di 8 mesi: trovato malnutrito e in una situazione di totale degrado
I medici hanno fatto il possibile, ma il bimbo di 8 mesi è morto in ospedale. Viveva in gravi condizioni in una palestra abbandonata di Nola
Una spiacevole tragedia che è accaduta lo scorso 17 giugno a Nola, in provincia di Napoli. Un bimbo di soli 8 mesi è morto tra le mura dell’ospedale Santa Maria della Pietà, nonostante l’intervento dei medici.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il piccolo viveva in una palestra abbandonata, con la sua famiglia, in condizioni di totale degrado. Era malnutrito e in pessime condizioni igienico sanitarie.
Insieme a lui, c’erano la mamma, il papà e due fratellini di due e tre anni. In passato, altri tre fratellini erano stati tolti ai due genitori ed affidati ai servizi sociali, proprio a causa della condizione in cui erano costretti a vivere e ai loro problemi di tossicodipendenza.
Il bimbo di 8 mesi si chiamava Samuele
Samuele, questo il nome del bimbo di 8 mesi, è rimasto coinvolto in un incidente domestico. Le forze dell’ordine stanno indagando e non hanno ancora diffuso precisi dettagli.
È però emersa la certezza che il minore fosse già malato e malnutrito. Anche i due fratellini di due e tre anni sono stati trovati in pessime condizioni di salute e gli agenti hanno deciso di richiedere l’intervento degli assistenti sociali e di allontanarli dalla madre e dal padre.
La dinamica precisa dei fatti è ancora al vaglio delle forze dell’ordine.
La vicenda ha sconvolto la comunità e si è rapidamente diffusa sul web. Ha riportato al pensiero della tragedia accaduta pochi giorni fa a Burgos, in Sardegna, dove una neonata è morta di stenti. La madre, una ragazza 28enne e i nonni sono finiti nel registro degli indagati e gli inquirenti sono in attesa dei risultati dell’autopsia, che li aiuteranno a far luce sulla reale causa della morte della bambina.
L’accusa, per ora, è quella di aver lasciato che la piccola morisse di fame. Ma i risultati dell’esame autoptico potrebbero evidenziare anche che sia nata già morta. Sembrerebbe che la ragazza abbia partorito in casa e che nessuno abbia allarmato i sanitari, per garantire a lei e alla piccola le cure di cui avevano bisogno.