Caso Elena Del Pozzo, nuovi esami da parte della scientifica
Nuovi esami per il caso della piccola Elena Del Pozzo: gli agenti stanno esaminando il sangue trovato sulla maglia
Sono in corso nuovi esami da parte delle scientifica, per il caso della piccola Elena Del Pozzo. Gli agenti ora sono a lavoro per capire di chi sia il sangue trovato sulla maglia di Martina Patti. Lo scopo è quello di capire se il suo racconto sia vero e se sia coinvolto anche un possibile complice.
Questa vicenda ha ancora molti punti oscuri. Nella perquisizione in casa, le forze dell’ordine speravano di ritrovare l’arma, visto che al momento non si sa bene dove la donna l’abbia nascosta.
Inoltre, gli inquirenti sono anche a lavoro per ricostruire le due ore di buco dall’omicidio a quando la mamma ha chiamato i familiari. Lei dice di non ricordare molte cose.
Nella perquisizione fatta in casa, hanno trovato una maglietta sporca di sangue. Ora sarà esaminata per capire se le tracce siano della piccola Elena. Lo scopo è quello di capire se la mamma ha fatto tutto da sola o se ha avuto dei complici.
Sul tavolo gli agenti, hanno anche trovato il budino che la donna aveva preparato una volta rientrate nell’abitazione. Per molti, la mamma aveva già pianificato tutto da ore.
Caso Elena Del Pozzo: l’accaduto
Martina Patti lo scorso lunedì 13 giugno ha deciso di mettere il atto il suo piano. La figlia aveva trascorso la domenica a casa dei nonni paterni e lei intorno alle 13, è andata a riprenderla all’asilo, proprio come sempre.
Una volta a casa, le ha preparato un budino. Pochi minuti dopo però, sono uscite di nuovo per andare dai nonni materni. Nessuno sa bene per quale motivo, ma la donna si è fermata in un campo a pochi metri dalla villetta.
Con la scusa di un gioco, l’ha portata lì in mezzo e, alla fine, le ha inflitto 11 coltellate con un’arma che sembra essere compatibile con un coltello da cucina. Dall’autopsia è emerso che solo una è risultata essere quella mortale, perché ha reciso i vasi sanguigni dell’arteria succlavia.
La madre prima di confessare ciò che aveva fatto, è tornata a casa e si è cambiata. Alla fine ha chiamato i suoi familiari ed ha inscenato un rapimento. Solo 24 ore dopo è crollata ed ha confessato tutto.