La storia di Tom Roberts: è stato curato per ansia e stress per 10 anni
Lo hanno accusato di essere troppo ansioso per 10 anni, ma i sintomi continuavano a debilitarlo. Poi la verità: la storia di Tom Roberts
Si chiama Tom Roberts ed ha deciso di lanciare una raccolta fondi che è diventata virale in tutto il mondo. È un ragazzo di 27 anni che per anni è stato curato per ansia e stress, quando invece soffriva di problemi cardiaci.
Tom Roberts era un adolescente, quando ha iniziato ad accusare diversi malesseri. Nonostante le visite e i sintomi che lo debilitavano, i medici lo accusavano di essere troppo ansioso e stressato.
Nessuno è riuscito a capire che, invece, il ragazzo aveva qualcosa di più grave. Ha assunto farmaci ansiolitici, che non gli davano alcun tipo di sollievo.
La verità è arrivata per caso, quando in un controllo un medico gli ha consigliato di fare un elettrocardiogramma. Dopo l’esame e una visita dal cardiologo, è venuta fuori una diagnosi inaspettata: WPW, ovvero la sindrome di Wolff-Parkinson White. Si tratta di “un’anomala conduzione cardiaca, determinata dalla presenza di vie accessorie o anomale che collegano atrio e ventricolo, localizzate in diversi e precisi punti del cuore”.
In quel momento ha realizzato di doversi sottoporre ad un intervento chirurgico, altrimenti non avrebbe superato i 40 anni d’età.
Il racconto di Tom Roberts
Nel periodo tra la mia adolescenza e fino ai 25 anni, sono stato colpito da numerosi sintomi vaghi, ma spesso debilitanti. Questi andavano da palpitazioni e dolore toracico a un battito cardiaco accelerato e gravi attacchi di stanchezza, anche se all’epoca ero un giovane e apparentemente sportivo.
Tom ha poi spiegato che ogni volta che usciva dagli ospedali e dai studi medici, la diagnosi era sempre la stessa: “Stress e ansia”.
Dopo che è emersa la verità sulle sue condizioni, il 27enne ha voluto raccontare la sua storia online ed ha avviato una raccolta fondi, con lo scopo di aumentare la consapevolezza dei giovani. Roberts ha concluso:
Le malattie cardiache non diagnosticate sono spesso alla base di brutte notizie. Per questo è importante aumentare la consapevolezza delle condizioni cardiache nascoste nei giovani.