Alessio Quaini morto d’infarto a 14 anni: accusata la maestra che era con lui
Una vicenda che sebbene sia avvenuta nel 2014 ancora fa discutere e fa si che il caso sia ancora aperto. L’11 aprile di quell’anno, Alessio Quaini di soli 14 anni morì per un attacco cardiaco mentre era in gita con la scuola. Secondo l’accusa, nonostante il piccolo avesse una patologia certificata, la sua morte ha comunque un responsabile, riconoscibile nella maestra che doveva badare a lui.
Un fatto di cronaca che già nel 2014 aveva sconvolto tutti e che oggi, a 8 anni di distanza, ancora fa discutere.
Era l’11 di aprile del 2014 e la classe che frequentava Alessio si trovava in gita a Villanuova Sul Clisi. Mentre i ragazzini stavano visitando il Municipio, il ragazzino che allora aveva quasi 14 anni si è accasciato al suolo ed è morto per via di un arresto cardiaco che non gli ha lasciato scampo.
Alessio era malato fin dalla nascita, ma l’accusa è convinta che l’attacco al cuore fatale sia stato causato dall’enorme sforzo fatto dal ragazzino per salire la gradinata che portava appunto al Municipio.
Uno sforzo che la sua maestra non gli aveva evitato, nonostante sapesse benissimo che lui non sarebbe stato in grado di sopportarlo.
La patologia di Alessio Quaini
Alessio Quaini era nato nel 2000, insieme al suo fratello gemello Simone. Entrambi, fin dalla nascita, hanno presentato dei problemi congeniti al cuore. La diagnosi era di cardiomiopatia ipetrofica dilatativa.
Il piccolo Simone, in lista per un trapianto, è morto a soli 2 anni nel 2000, prima di ricevere un nuovo cuore.
Alessio aveva dimostrato più forza, presentando però i primi problemi gravi nel 2010. In quell’anno, a seguito di una forte crisi cardiaca, gli venne impiantato un defibrillatore interno.
Il dispositivo elettronico lo ha aiutato negli anni a venire, ma non ha evitato altre forti crisi, tra cui l’ultima, fatale, arrivata l’11 aprile del 2014.
L’indagine sulla morte di Alessio è ancora aperta. In molti sostengono che si sia trattato di una fatalità, altri, come i consulenti assunti dai genitori del ragazzino, sono convinti che la morte del loro figlio abbia un responsabile, ossia la maestra.
Secondo loro, lei sapeva benissimo dei problemi di Alessio e non ha fatto nulla per impedirgli di salire quella lunga e faticosa gradinata.