5 gatti salvati a Catania in una casa in cui erano in totale abbandono
Gli agenti hanno trovato i corpi senza vita di altri 5 felini
Questa è la storia di 5 gatti salvati a Catania in una casa dove vivevano in completo abbandono e in uno stato davvero terribile. Chi li ha soccorsi, liberandoli da quello che è stato definito un luogo da incubo, purtroppo ha fatto anche un’altra macabra scoperta. Nella casa c’erano anche i corpi di altri 5 gatti morti da chissà quanto tempo e lasciati lì.
Le guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) hanno salvato cinque gatti che vivevano in un appartamento di Catania. Secondo quanto riportato dagli operatori, gli animali vivevano in completo stato di abbandono, non curati da chi doveva farlo.
Le guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) sono intervenute in seguito a una segnalazione. Insieme a loro nell’appartamento della città siciliana anche gli agenti della Polizia municipale e i medici dell’Asp veterinaria del capoluogo.
Tiziana Genovese, coordinatrice nucleo delle guardie zoofile dell’Oipa di Catania e provincia, spiega:
Giorni fa abbiamo ricevuto notizia di un appartamento dove vivevano un numero imprecisato ma considerevole di gatti in condizioni di totale abbandono. Indagando, abbiamo raccolto una serie di testimonianze che concordavano sulla presenza di gatti sofferenti e in stato d’incuria.
5 gatti salvati a Catania: rintracciata la proprietaria dell’appartamento
Quando gli agenti e i medici veterinari hanno aperto la casa hanno trovato “un assoluto degrado igienico-sanitario e alcune carcasse”. Infatti, oltre ai cinque gatti ancora in vita, c’erano anche i corpi di altri 5 felini ormai morti.
Le guardie dell’Oipa hanno fatto delle ricerche per rintracciare la proprietaria della casa. Si tratta di una donna che si trova in carcere a Palermo da mesi. Facendo ulteriori indagini hanno anche scoperto altro.
La figlia avrebbe dovuto provvedere ai gatti, ma invece ha delegato un vicino di casa il quale, a sua volta, ha incaricato un’altra persona affinché somministrasse cibo e acqua.