Omicidio di Niccolò Ciatti: 15 anni per Rassoul Bissoultanov, la rabbia del padre della vittima
Per il padre è una sentenza ingiusta
Per l’omicidio di Niccolò Ciatti, il Tribunale di Girona, in Spagna, ha condannato a 15 anni di prigione Rassoul Bissoultanov, l’uomo ceceno che ha ucciso il giovane ragazzo italiano a Lloret del Mar durante una rissa in un locale notturno. Il padre della vittima esprime tutta la sua rabbia per una sentenza che secondo lui non rende giustizia al figlio morto.
Il 12 agosto del 2017 il ceceno Rassoul Bissoultanov ha ucciso, dopo una rissa e un pestaggio in discoteca, Niccolò Ciatti, a Lloret del Mar, in Spagna. Il giudice del Tribunale di Girona ha inflitto all’omicida la pena minima, come ricorda il padre della vittima in un post su Facebook.
Il Presidente del Tribunale di Girona ha inflitto la pena minima di 15 anni. Penso che dovrebbe studiare la parola Giustizia. Giustificare una sentenza del genere con ‘per quanto possa sembrare duro ai parenti’ credo che veramente dovrebbe cambiare lavoro.
Ci troviamo di fronte persone che dovrebbero essere dalla nostra parte. Invece sono al fianco degli assassini. Siete la vergogna di un mondo civile.
Così continua Luigi Ciatti in un lungo sfogo giustificato sui social:
Continueremo a lottare per darti quella giustizia che meriti Niccolò, ci troviamo di fronte persone che dovrebbero essere dalla nostra parte ma che invece sono al fianco degli assassini. Siete la vergogna di un mondo civile, quando tornate a casa avete il coraggio di guardare negli occhi i vostri figli?
Omicidio di Niccolò Ciatti, la pena minima all’omicida che a Lloret del Mar ha pestato a morte il giovane italiano
Un mese fa il papà di Niccolò aveva accolto con gioia la condanna per omicidio volontario per l’uomo ceceno che ha portato via la vita a suo figlio. Ma oggi leggendo la sentenza depositata e i 15 anni di prigione, l’amarezza è molta.
La pena applicabile, infatti, era tra i 15 e i 25 anni per il codice penale spagnolo, visto che si è trattato di omicidio volontario di una persona indifesa. Assolto, invece, un amico dell’omicida. L’avvocato della famiglia Ciatti potrebbe fare ricorso.