Nicolò Zavatta, disperso sulla Marmolada: ha inviato un messaggio alla madre 20 minuti prima della frana
L'amico che era con lui si è salvato per miracolo
Nicolò Zavatta è ancora disperso sulla Marmolada. Dopo la tragedia che ha avuto luogo lo scorso 3 luglio 2022, lui è l’alpinista più giovane che ancora manca all’appello. Aveva inviato un messaggio alla madre 20 minuti prima del crollo del ghiacciaio. Con lui c’era anche un amico che si è miracolosamente salvato perché è riuscito a scappare.
Da domenica sera tutta la comunità di Barbarano Mossano, comune dei Colli Berici, in provincia di Vicenza, è in apprensione per il dramma che si è consumato sulla Marmolada. Due ragazzi erano lì quel terribile giorno. Uno si è salvato, il secondo è disperso.
Riccardo Franchin è ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale di Trento. Lui è uno dei pochi sopravvissuti alla tragedia sulla Marmolada, che può raccontare cosa è successo. Con lui c’era Nicolò Zavatta, l’amico di sempre, il più giovane tra i dispersi che i ricercatori continuano a cercare senza sosta.
Nicolò è il disperso più giovane. Ha solo 22 anni, studia all’Università di Padova e ama la montagna e la musica. Come Riccardo, vive a Barbarano Mossano e quel giorno con l’amico di sempre aveva deciso di andare a fare un giro sulla Marmolada.
Cristiano Pretto, sindaco della città, racconta:
I coniugi Zavatta si erano precipitati in Trentino già nel pomeriggio di domenica dopo aver appreso la notizia dai tg. Mi hanno raccontato che Nicolò li aveva chiamati con il cellulare, dalle pendici del ghiacciaio, circa 20 minuti prima che succedesse il distacco, mentre iniziava la scalata. La mamma ha raccontato che la sua grande passione era la montagna, al punto che le diceva sempre ‘Io non voglio fare l’escursionista ma l’alpinista’. E la Marmolada era uno dei suoi luoghi preferiti.
Nicolò Zavatta disperso sulla Marmolada
Dal racconto che il ragazzo è riuscito a fare parlando pochi minuti con i genitori, Riccardo e Nicolò non erano nella stessa cordata al momento del distacco. Riccardo ha avuto la fortuna di essere più esterno rispetto agli altri e quindi, appena intuito quando stava succedendo, è riuscito a scappare lateralmente, anche se poi è stato anch’egli travolto dalla grande frana.
Queste le parole del sindaco in merito ai due amici erano iscritti a due sezioni Cai del Vicentino diverse (Nicolò a quella di Montecchio Maggiore e Riccardo a Noventa).