Chiuse le indagini per l’omicidio di Daniele Paitoni, il bimbo ucciso da suo padre a Capodanno
Daniele Paitoni è morto a soli 7 anni, ucciso da suo padre la notte di Capodanno. Secondo il pm, Davide ha agito con "freddezza criminale"
Poche ore fa, è emersa la notizia che gli inquirenti hanno chiuso le indagini per l’omicidio del piccolo Daniele Paitoni. Il bambino di 7 anni ucciso da suo padre Davide Paitoni la notte di Capodanno.
Una vicenda che ha colpito l’intera Italia. I genitori del bambino si erano separati e, nonostante il papà avesse precedenti penali e fosse agli arresti domiciliari per tentato omicidio, il giudice gli aveva permesso di tenere il figlio nel giorno di festa. Davide aveva una denuncia da parte della madre e del suocero per aggressione e una da parte di un suo ex collega, che aveva aggredito con un taglierino a seguito di una lite.
La notte di Capodanno, ha ucciso il piccolo Daniele Paitoni e poi ha nascosto il suo corpo nell’armadio. In seguito si è recato a casa della sua ex e madre del bambino ed ha tentato di uccidere anche lei, ma non è riuscito nell’intento. Silvia Gaggini, questo è il nome della donna, è riuscita a salvarsi e poco dopo ha scoperto cosa il suo ex aveva fatto al suo bambino.
Davide Paitoni ha chiuso la bocca del piccolo Daniele con uno straccio bagnato, per non farlo urlare e per non far allarmare i vicini. Poi gli ha tagliato la gola e ha nascosto il suo corpo senza vita nell’armadio della casa dei nonni paterni. La stessa abitazione dove stava scontando i domiciliari. Un gesto per vendicarsi dell’ex moglie.
Il Pubblico Ministero che indaga sull’omicidio, ha dichiarato che l’assassino ha agito con “Freddezza criminale“.
Perché l’assassino poteva vedere il piccolo Daniele Paitoni?
Perché un uomo ai domiciliare poteva vedere un minore? Secondo il legale, il padre si trovava agli arresti domiciliari per una vicenda che non c’entrava nulla con i rapporti tra moglie, figlio e marito e non per violenza domestica in famiglia. Il giudice ha permesso a Davide Paitoni di vedere suo figlio il giorno di Capodanno prendendo un provvedimento, come definito dallo stesso avvocato, umanamente e giuridicamente assolutamente comprensibile.