Ospedale aperto ai cani a Biella: in un reparto Fido può far compagnia al proprietario ricoverato
Magari lo facessero tutti gli ospedali
Un ospedale aperto ai cani a Biella, per permettere ai proprietari ricoverati nella struttura sanitaria piemontese di avere accanto i propri amati pets in un momento difficile. Ecco l’iniziativa di un reparto dell’ospedale biellese, dove i cani sono ammessi. Sicuramente un progetto che anche molte altre strutture dovrebbero prendere in considerazione.
Nell’ospedale di Biella c’è un reparto appena inaugurato dove gli animali domestici possono far visita ai pazienti che per tanto tempo dovranno rimanere ricoverati. I pazienti lungodegenti, se lo vorranno, potranno fare richiesta. E potranno tornare ad abbracciare Fido.
Stare in ospedale a lungo senza poter vedere gli affetti più cari è dura. Cani compresi. Lo sa bene ad esempio Pietro Cauteri, 61enne nato a Napoli e residente a Biella, dove lavora come impiegato alle Poste, che il 21 giugno scorso è stato colpito da un aneurisma in un bar.
Io a Mike glielo ripeto sempre, tu non sei mio figlio, ma io sono tuo padre e devo badare a te.
Dal 21 giugno Pietro non ha potuto abbracciare il suo Mike. Ma adesso grazie al progetto del reparto dell’ospedale di Biella i due migliori amici sono tornati insieme. L’uomo aveva anche pianificato di scappare o di firmare le dimissioni pur di tornare a stare insieme al suo fidato amico peloso.
Ospedale aperto ai cani a Biella, una bella novità
I cani sono ammessi solo in questa zona dell’ospedale a lungo inutilizzata e isolata dagli altri reparti. Marco Casarotto e Stefano Di Massimo sono due infermieri che hanno permesso a un desiderio di molti pazienti di diventare realtà.
Era il 2019. Un signore ancora giovane era ricoverato da noi con una prognosi infausta a breve termine, stava per morire. Ci ha chiesto di poter abbracciare ancora una volta il suo cane, un Golden Retriever. Ma nonostante tutti i nostri tentativi, la burocrazia ha reso irrealizzabile quell’ultimo desiderio. Non è stato possibile neppure portare il letto fuori.