Morte della piccola Diana, cosa si sa sul padre biologico
Chi è il padre della piccola Diana? E perché ha permesso alla madre di abbandonarla sola in casa? Ecco cosa è emerso nelle ultime ore
Sono tanti gli interrogativi dopo la tragica notizia di Diana, una bambina di soli 16 mesi morta in casa da sola. Alessia Pifferi, madre di 37 anni, l’ha abbandonata per andare a trovare il suo compagno in provincia di Bergamo.
La donna sapeva che al suo rientro l’avrebbe trovata morta, eppure non si è preoccupata di lei nemmeno per un istante. Per sei giorni, Diana è rimasta sola in un lettino da campeggio, è morta di stenti.
Ma chi è il papà della bambina? E perché ha permesso tutto ciò? Questa è la domanda che attraversa la mente di tutti in queste ultime ore. La famiglia di Alessia Pifferi perché non è intervenuta?
Dopo l’arresto, Alessia Pifferi ha spiegato alle autorità che il padre biologico della piccola è ignoto. Si tratterebbe di un uomo che vive in provincia di Bergamo e che non ha la minima idea di essere diventato padre. Quella donna di 37 anni non lo ha mai contattato nei 16 mesi di vita della piccola Diana. Non solo, l’omicida ha rivelato agli agenti che nemmeno lei sapeva di essere incinta, fino al settimo mese di gestazione.
Mentre il suo nuovo compagno, con il quale è stata in quei tragici giorni, era certo che Alessia avesse lasciato la figlia al mare con la sorella. Perché era proprio questo che lei gli aveva raccontato.
Fino a poco tempo fa, la Pifferi viveva con la madre, che l’aiutava a crescere la nipotina. Ma poi la donna aveva deciso di trasferirsi a Crotone, lasciando Alessia a Milano, insieme alla sorella. Quest’ultima abita però in un’altra casa. Nello stesso palazzo della 37enne, invece, vivrebbe l’ex marito, che però sarebbe estraneo alla piccola Diana e non avrebbe più alcun rapporto con l’ex moglie.
Non era la prima volta che lasciava Diana sola a casa, lo aveva già fatto altri due wewk-end, ma questa volta la sua fuga si è prolungata per sei giorni. E la piccola è morta di stenti.