Selvaggia Lucarelli risponde a Chiara Ferragni dopo la storia del furto di accappatoi
Per la giornalista il furto di accappatoi è un reato che non andrebbe pubblicizzato sui social.
Da qualche giorno è in atto una piccola diatriba social tra Selvaggia Lucarelli e Chiara Ferragni. Tutto è iniziato da un video della Ferragni pubblicato sui social in cui ha ammesso che anche lei ogni tanto si porta a casa gli accappatoi delle camere d’albergo dove soggiorna.
Un atteggiamento che secondo Selvaggia Lucarelli è un reato e che non andrebbe pubblicizzato sui social soprattutto dalla Ferragni che vanta milioni di followers.
Chiara ha poi contrattaccato pubblicando un nuovo contenuto sui social con riferimento proprio a quanto detto dalla Lucarelli.
“Quando creano una polemica sul ‘furto’ di un accappatoio dall’hotel come se non sapessero che ogni hotel ha la tua carta di credito registrata e viene addebitato come tutti i costi extra” – ha scritto Chiara Ferragni.
Siccome il post ha ottenuto migliaia di like e condivisioni ecco che la replica della giornalista non si è fatta attendere.
Selvaggia ha scritto un lungo post sulla faccenda. “Qualche giorno fa l’imprenditrice digitale ha fatto un TikTok in cui ammetteva candidamente di rubare accappatoi dagli hotel. La pena può arrivare ai 3 anni di reclusione, con una multa massima di 516 euro. E no, non è come noi. lo per esempio non porto via biancheria dagli hotel e immagino anche la maggioranza di voi” – ha esordito.
E ancora: “Nel TikTok dice: ‘Quando creano una polemica sul “furto” di un accappatoio dall’hotel come se non sapessero che ogni hotel ha la tua carta di credito registrata e viene addebitato come tutti i costi extra’. Beh, io invece so, perché di hotel nella vita ne ho visti parecchi e no, non funziona così. Intanto il verbo ‘rubare’ nel primo TikTok l’ha usato lei non io. In secondo luogo, se vuoi l’accappatoio di un hotel non è che te lo addebitino quando vai a casa e si accorgono che te lo sei imboscato. Dici al check-out che lo vuoi comprare e SE l’hotel lo vende (la biancheria degli hotel non è affatto sempre acquistabile per prassi), lo paghi lì”.
“Tra l’altro, la Ferragni vive ovviamente in un’altra galassia e non sa che gli addebiti su carta non sono sempre possibili perché c’è chi paga con le ricaricabili e, soprattutto nei piccoli hotel, anche chi paga in contanti senza lasciare carte di credito come garanzia. Non è neppure vero che un hotel possa addebitare il costo di biancheria senza il consenso di un cliente, quindi la Ferragni mente. E gli hotel che frequenta lei forse se la caveranno lo stesso, ma per i piccoli hotel vuoi dire avere delle perdite importanti. Detto ciò, la leggerezza con cui lei fa un TikTok del genere e l’ilarità con cui molti lo accolgono, sono piuttosto indicative di quanto la legalità sia una questione elastica”.
Attendiamo la replica dell’imprenditrice digitale.