Jasmine Carrisi ancora attacchi social. Si esagera
Jasmine Carrisi ancora un vota viene attaccata sui social. La figlia d'arte risponde alle accuse
La coppia formata da Al Bano Carrisi e Loredana Lecciso ha sempre attirato in modo particolare le attenzioni del grande pubblico. Gli anni passano ma Al Bano e Loredana sembrano più uniti che mai e i loro figli sono la lampante dimostrazione del loro forte legame.
Di recente a tenere alta l’attenzione su di sé è Jasmine Carrisi, che ormai è diventata una donna a tutti gli effetti. L’incontro tra la bellezza della soubrette e il talento del contante hanno dato vita ad una ragazza meravigliosa, piena di qualità e capacità nascoste.
La giovane figlia d’arte può ben dirsi un’influencer, considerate le migliaia di followers che il suo profilo conta, e spesso condivide con i suoi seguaci scatti che la ritraggono nella quotidianità delle sue giornate. Purtroppo, non sempre la ragazza viene vista di buon occhio, anzi, di recente spesso è stata vittima di diverse e pesanti accuse.
Negli ultimi giorni Jasmine ha postato uno splendido scatto: un primo piano che mostra nella luce migliore i suoi bellissimi occhi azzurri. “Golden hour”, questa la didascalia che accompagna la foto. Tra i moltissimi commenti con apprezzamenti, spunta però anche qualche critica: “Bellissimi occhi..ma in qualche cosa stai esagerando”.
Commenta qualcuno, alludendo al fatto che la figlia di Al Bano abbia deciso di ricorrere alla chirurgia estetica in maniera un po’ eccessiva. Questa scelta, presa in così tenera età, le è costata il dissenso di molti.
Ma sicuramente questi non sono i peggiori tra i commenti con cui, purtroppo, la giovane donna deve fare i conti. Ci sono persone sul web che, sentendosi protette dietro uno schermo, si lasciano andare a commenti feroci e cattivi.
Per esempio, sotto questa foto un utente ha scritto: “Vai a zappare con tuo padre”. Un’offesa terribile sia per la ragazza che intende seguire la via del cantautorato, sia per suo padre che in questo senso sta dando a Jasmine l’esempio.