Alessia e Giulia Pisanu, i funerali delle due sorelle morte a Riccione
Tutta la comunità e l'Italia intera si stringono alla famiglia delle due sorelle
L’ultimo addio ad Alessia e Giulia Pisanu, nei funerali che si svolgeranno a Castenaso, in provincia di Bologna, dove tutti volevano bene alle due sorelle morte in stazione a Riccione. Una cerimonia pubblica e aperta a chiunque voglia stringersi alla famiglia in un momento di profondo dolore. Per salutare due giovani angeli di 17 e 15 anni volati in cielo troppo presto.
Venerdì 5 agosto è il giorno dell’ultimo straziante addio alle sorelle di Castenaso. La camera ardente ha aperto alle ore 8 nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio nel Comune in provincia di Bologna. I funerali alle 10.30, sempre nella stessa chiesa.
Affranti per l’immatura e tragica scomparsa delle adorate Giulia ed Alessia il papà Vittorio, la mamma Tania, Stefania, nonna Giulia, nonna Tatiana, Pierpaolo con Alexandra, Emily e i parenti tutti annunciano che i funerali si terranno venerdì 5 agosto alle ore 10.30 nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio di Castenaso, dove parenti ed amici potranno salutare Giulia ed Alessia a partire dalle ore 8. La famiglia non consente riprese audio-video e fotografie all’interno della chiesa.
Una cerimonia semplice, ma aperta a tutti coloro che hanno amato in vita le due sorelle e che in questi giorni hanno sempre mostrato vicinanza a una famiglia distrutta dal dolore. Castenaso ha proclamato il lutto cittadino. E ai funerali partecipano tutta la città insieme all’amministrazione comunale con il sindaco Carlo Gubellini. Ma anche i rappresentanti della prefettura di Bologna, della Questura, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna e della Città Metropolitana. Parteciperanno anche la Questura di Rimini e la sindaca di Riccione.
Alessia e Giulia Pisanu, ai funerali commozione e messaggi di affetto
Fiori bianchi e ricordi per le due ragazze morte a Riccione domenica scorsa. Il papà, quando le bare bianche delle figlie, con sopra i loro nomi, sono arrivate in chiesa, non è riuscito a trattenere le lacrime.
In silenzio, tra le lacrime, parenti, amici, conoscenti e abitanti della città in provincia di Bologna. Tanti i mazzi di fiori lasciati vicino alle loro foto, con girasoli, rose, gerbere bianche. E un libro dei ricordi con frasi piene d’affetto, soprattutto da amiche e amici che non si danno pace.
Una grossa corona bianca ha accolto fin dalle prime luci del mattino le persone che volevano dire addio alle due sorelle, presso la chiesa della Madonna del Buon Consiglio in via XXI Ottobre. In chiesa ci sono corone di fiori di amici, del comune di Castenaso e anche del Comune di Riccione, dei colleghi del padre, del Judo Club locale, ma anche di alcuni locali, quali bar e ristoranti che frequentavano. Alle 9.30 sono arrivate le istituzioni: il comandante della stazione locale dei Carabinieri, il luogotenente Andrea Levi, alcuni rappresentanti della Polfer di Riccione e il questore di Rimini, Rosanna Lavezzaro e il senatore Pier Ferdinando Casini. Per la Regione Emilia Romagna anche Irene Priolo.
L’arrivo di papà Vittorio e mamma Tania
Papà Vittorio e mamma Tania sono arrivati mano nella mano intorno alle 10, da una strada laterale, insieme ai parenti. In città le strade che portano alla chiesa sono state chiuse. Lo zio in lacrime dice:
Sarà uno strazio, un qualche cosa che non si può spiegare. Erano ragazze d’oro, alla loro età non si può morire in quel modo.
Le parole durante l’omelia
Il funerale è stato celebrato da don Francesco Vecchi e don Giancarlo Leonardi.
Il dolore è enorme, il male sembra avere vinto. Noi oggi quasi sottovoce, perché ci sentiamo piccolissimi sussurriamo, ad ogni cuore e ad ogni vita, soprattutto a papà Vittorio e mamma Tania, sussurriamo che il bene è più forte del male. Il dolore lo vivremo insieme non ci lasceremo sbriciolare.
Queste le parole del parroco di Castenaso, durante l’omelia. All’inizio delle esequie, don Giancarlo Leonardi ha letto un messaggio dell’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi.
Da domenica vediamo la cronaca di una tragedia, ne cogliamo letture, riletture, giudizi: un vociare che ha creato eco di reazioni. Sembra che tutti abbiano una parola da dire è che ci siano tanti maestri. Noi nella famiglia di Alessia e Giulia da domenica vediamo un dolore infinito. Il rischio è la caduta nel baratro nel cinismo. Papà Vittorio lo chiama il ‘tunnel’. Cosa è la verità? Cosa vediamo noi oggi con gli occhi del cuore? Vediamo due figlie Alessia e Giulia volute cresciute amate e curate. Noi vediamo un papà che ha costruito con talento il suo lavoro ed è vissuto per le sue figlie. Vediamo una madre impietrita dal dolore e vediamo una sorella Stefania che ha fatto da madre e ad amica, sono le sue parole, ad Alessia e Giulia. Vediamo una famiglia generosa dove tutti sono uniti.