Massimiliano Segala, morto a 20 anni. Le parole del nonno: “Non si drogava”
È morto nella stanza della casa di un amico, a Ferragosto. Gli inquirenti sospettano per un mix di droghe: Massimiliano Segala aveva 20 anni
Massimiliano Segala è morto a soli 20 anni, il giorno di Ferragosto, mentre si trovava a casa di un suo amico. Una tragedia, quella avvenuta a Padova, che ha sconvolto tutti.
Si era addormentato nella mansarda della casa dell’amico, situata in via IV novembre, nel quartiere di Città Giardino. Avevano trascorso il Ferragosto insieme, in relax e spensierati. La mattina successiva, il coetaneo si è recato alla mansarda per svegliarlo, ma Massimiliano non rispondeva.
Purtroppo per il 20enne non c’era più nulla da fare. Gli inquirenti stanno indagando sulla sua morte e stanno cercando di capire cosa sia potuto succedere. Massimiliano Segala non aveva mai avuto problemi di droga, ma sembrerebbe, secondo le prime informazioni diffuse, che abbia raccontato ad alcuni suoi amici di aver preso delle droghe. In quella mansarda, gli agenti delle forze dell’ordine hanno rinvenuto anche alcune confezioni di psicofarmaci. Il 20enne potrebbe essere morto a causa di un mix di droghe e farmaci. Sarà solo l’autopsia a confermare o smentire l’ipotesi.
La Procura di Padova ha aperto un fascicolo per morte come conseguenza di altro reato. L’obiettivo è quello di risalire alla persona che abbia messo a disposizione di un ragazzo di 20 anni, i farmaci e le droghe.
La famiglia è sconvolta da quanto accaduto e si è chiusa nel proprio dolore. Chiedono di essere lasciati in pace. Massimiliano Segala era un ragazzo tranquillo e con tanta voglia di vivere. Non aveva mai avuto problemi di droga. Il nonno ha voluto commentare la tragedia, sottolineando che il nipote non si drogava e che è morto per un malore nel sonno. Ecco le sue parole:
Massimiliano era stato male qualche giorno fa, stava assumendo delle medicine. Secondo noi ha avuto un malore mentre dormiva, magari un vaso sanguigno ostruito. Ma la droga no. Mio nipote non si drogava.
Ero in confidenza con mio nipote, me ne sarei accorto se avesse fatto uso di stupefacenti. Era venuto da me qualche giorno fa ed era bello vispo e sveglio. Uno che si droga non era come mio nipote. L’autopsia ci dirà cos’è successo, ora dobbiamo far fronte a questo dolore che ci strazia il cuore.