Il cervo Bambi portato via dalla sua famiglia umana: per il suo allevatore è un’ingiustizia
La legge non ammette deroghe
La legge non ammette deroghe e per questo motivo il cervo Bambi è stato portato via dalla sua famiglia umana. L’allevatore che lo aveva salvato, quando la sua mamma lo aveva abbandonato, dice che è un’ingiustizia, perché ormai l’animale selvatico è un membro della sua famiglia. Ma gli agenti della Polizia provinciale lo hanno già trasferito in una struttura idonea.
La storia del cerbiatto Bambi, diventato ormai un cervo adulto, aveva sollevato non poche polemiche sui social. Molti utenti si erano schierati dalla parte della famiglia che lo ha cresciuto in tutti questi anni prendendosi cura di lui. Mentre altri sostenevano che, trattandosi di un animale selvatico, sarebbe potuto diventare presto pericoloso per la famiglia ospitante, come suggerito anche dagli agenti e dai veterinari.
Giovanni Del Zoppo, allevatore che vive a Chiesa in Valmalenco, in provincia di Sondrio, con la sua famiglia, lo ospitava dal 2020. Da quando era stato abbandonato. Dopo due anni, gli agenti della Polizia Provinciale di Sondrio, insieme a tre veterinari di Ats, lo hanno portato in una struttura idonea. Come spiegato dal comandante Gianluca Cristini:
Ora si trova in un’area a prato e pascolo ampia, in grado di garantire il suo benessere e quello delle persone. A breve avrebbe potuto diventare pericoloso per la stagione degli amori. L’area in cui si trova da poche ore ore già ospita altre specie della fauna selvatica, in assoluta sicurezza, ed è in un paese della zona di Morbegno, in Valtellina.
Il cervo Bambi portato via dalla sua famiglia umana: l’allevatore è distrutto dal dolore
Nicola, il figlio del cavatore che aveva raccolto Bambi, quando era appena nato nel giugno di due anni fa, parla del dolore della famiglia per la perdita di Bambi.
Mio padre è disperato per quanto successo. Non lo troviamo assolutamente giusto. Da noi stava bene e aveva spazi per muoversi.