Salvador Ramos: nessuno voleva cremare il corpo dell’autore della strage in Texas
Le pompe funebri di Uvalde hanno rifiutato di occuparsi dei resti di Salvador Ramos, per non causare altro dolore alle famiglie delle vittime
A tre mesi di distanza dalla strage di Uvalde, in Texas, emergono nuovi dettagli che riguardano il trattamento che ha subito il cadavere di Salvador Ramos, l’autore della strage nella Robb Elementary School. Per tre mesi il corpo è rimasto nell’obitorio di Uvalde, senza che nessuno volesse prendere in carico le operazioni per la cremazione.
Era il 24 maggio scorso quando un giovane di soli 18 anni metteva fine alla vita di 22 persone.
Munito di fucile d’assalto e altre armi da fuoco, Ramos aveva prima ucciso sua nonna sparandole in faccia e poi, a bordo della sua auto, aveva raggiunto la Robb Elementary School di Uvalde, in Texas.
Qui, indisturbato è entrato ed ha aperto il fuoco contro chiunque gli si palesasse davanti. Il bilancio è stato drammatico. Altre 21 persone uccise, tra cui 19 bambini al di sotto dei 10 anni e due insegnanti.
La gestione del cadavere di Salvador Ramos
A mettere fine alla strage erano stati alcuni agenti di Polizia che, entrati nella scuola, aveva ucciso Salvador Ramos con diversi colpi di arma da fuoco.
Da quel giorno, il cadavere del killer è stato rinchiuso in un loculo dell’obitorio di Uvalde, in attesa che qualcuno si preoccupasse di procedere con la cremazione e il funerale.
Nessuno, però, voleva occuparsi di lui. Le due maggiori pompe funebri di Uvalde hanno rifiutato il lavoro, poiché troppo occupate, a loro dire, a gestire le situazioni delle vittime dello stesso Ramos. La direttrice, alla stampa, ha dichiarato:
Nelle settimane successive alla sparatoria del 24 maggio, ci siamo presi cura di 17 famiglie in quello che è stato probabilmente il periodo più difficile della loro vita. Nella circostanza, non abbiamo ritenuto opportuno prendere in custodia i resti dell’individuo che ha causato il loro dolore.
Alla fine, dopo oltre tre settimane in cui tutti rifiutavano, a prendere una decisione è toccato ad Eulalio Diaz, un giudice di pace della Contea di Uvalde. Quest’ultimo ha dichiarato:
La famiglia litigava e in zona nessuna impresa di pompe funebri lo voleva. Abbiamo dovuto conservare il corpo per oltre tre settimane. È stato un periodo stressante.
La cremazione di Salvador Ramos è avvenuta quasi un mese dopo la strage, a San Antonio. A oltre 100 km di distanza dal luogo della strage.