Le condizioni in cui è stata trovata Diana Pifferi nella casa e le prime parole della madre
Diana Pifferi indossava un vestitino giallo, nessun pannolino ed era tutta bagnata. Ecco la prima giustificazione della madre alle autorità
Sono emersi nuovi dettagli sulla morte della piccola Diana Pifferi, morta di stenti in un’abitazione di Milano lo scorso 20 luglio.
Le autorità, quel giorno, hanno ricevuto l’allarme da una vicina di casa, alla quale Alessia Pifferi si era rivolta per chiedere aiuto. La stessa donna che li ha accolti quando hanno varcato la soglia di quella casa.
La madre era seduta sul divano, nemmeno una lacrima segnava il suo volto, nemmeno il più piccolo segnale di dolore. Subito ha cercato di giustificarsi con gli agenti, raccontando loro di aver lasciato la bimba di 18 mesi con una babysitter, mentre lei si era allontanata per qualche giorno. In quell’arco di tempo era rimasta in contatto con loro tramite videochiamate.
Poi, ha chiesto alle autorità di cercare il numero di quella donna sul suo cellulare, ripetendo di non essere una cattiva madre, di non voler andare in prigione e di aver sbagliato a fidarsi. Ma su quello smartphone non esisteva alcuna traccia di una babysitter.
La piccola Diana Pifferi è stata trovata senza vita nel suo lettino, indossava un vestitino giallo e non aveva il pannolino. Era bagnata e quando gli agenti hanno chiesto spiegazioni alla madre, questa ha raccontato di averle dato da bere. Ma era ben chiaro che stesse mentendo, aveva lavato Diana e pulito per bene la casa, prima di recarsi dalla vicina.
Nella stanza nessuna foto della piccola, nessuna prova di amore tra madre e figlia.
Le bugie sulla piccola Diana Pifferi
Con gli ultimi messaggi inviati, la Pifferi aveva contattato la sorella e le aveva raccontato di aver avuto problemi con Diana, che era irrequieta a causa dei dentini. Ma andava tutto bene e stavano tornando. Quindi ai parenti aveva fatto credere che la bimba si trovasse con lei. Invece, era a casa da sola, a morire di stenti, mentre la madre era a Leffe, a casa del suo compagno. A quest’ultimo aveva detto di aver lasciato Diana al mare con la sorella.
Una bimba di 18 mesi, morta da sola. Nessuno l’ha sentita piangere per sei giorni. Alessia Pifferi è stata arrestata con l’accusa di omicidio. Le autorità sono in attesa degli esami sulle tracce di latte in un biberon trovato nella stanza. Se dovesse risultare che è stata sedata con l’ansiolitico rinvenuto nella cucina, la donna verrà accusata anche di premeditazione. E ciò spiegherebbe perché nessuno ha sentito il suo disperato grido di aiuto.