Shia LaBeouf voleva togliersi la vita: “Salvo grazie a Padre Pio”
L'attore Shia LaBeouf ha raccontato, in una lunga intervista, che aveva perso la speranza e che aveva anche pensato a togliersi la vita
Dagli eccessi con alcool e sostanze, alle denunce per maltrattamenti e violenze, la carriera e soprattutto la vita dell’attore Shia LaBeouf ha rischiato di subire un arresto drastico e drammatico. Se ciò non è accaduto, ha raccontato la giovane star di Hollywood, è stato grazie a Padre Pio e alla fede.
La carriera del giovane attore Shia LaBeouf ha avuto un’ascesa molto rapida. Ha esordito sia sul piccolo che sul grande schermo nel 1998, quando aveva soltanto 12 anni.
Da allora ha recitato in decine di film di enorme successo, che lo hanno reso uno degli attori più apprezzati e pagati dell’intero panorama cinematografico mondiale.
Allo stesso tempo, il peso del successo accumulato ha comportato vari problemi personali. Gli eccessi con alcool o sostanze stupefacenti, le risse, gli arresti e, per ultima, nel 2020, la denuncia per molestie sessuali recapitatagli dalla sua ex fidanzata, la cantante FKA Twigs.
In una recente intervista, svolta all’attore dal Vescovo Robert Barron dei Word on Fire Catholic Ministries, LaBeouf ha raccontato di come questi problemi lo stessero affondando, fino a portarlo a pensare addirittura al suicidio.
Il racconto di Shia LaBeouf
Il mio mondo era crollato. Avevo una pistola sul tavolo… Non volevo più essere vivo quando è successo tutto questo. Provavo vergogna come mai prima, il tipo di vergogna che ti dimentichi di respirare. Non sai dove andare.
L’attore ha raccontato di essersi sentito isolato, complici anche i licenziamenti da diversi film alla cui realizzazione stava partecipando.
Poi un’incontro e una domanda che gli hanno letteralmente cambiato la vita. Quello con il regista Abel Ferrara, che gli ha chiesto se conoscesse Padre Pio.
Il regista si stava preparando per girare un film sulla vita del frate divenuto Santo di Pietralcina e aveva individuato Shia come attore ideale per interpretare il ruolo del protagonista.
LaBeouf ha ovviamente accettato il ruolo e per prepararsi al meglio, ha trascorso dei mesi in un monastero francescano in Puglia, vivendo a contatto con i frati e assimilando per osmosi tutta la spiritualità del posto, delle persone e delle preghiere. Alla fine di questo percorso, l’attore si è convertito al Cattolicesimo.
Vedere altre persone che hanno peccato al di là di qualsiasi cosa io possa mai concettualizzare trovarsi in Cristo mi ha fatto sentire come se avessi ritrovato la speranza. Ho iniziato a sentire le esperienze di altre persone che avevano peccato e che hanno ritrovato la fede, questo mi ha fatto sentire come se anche per me ci fosse una chance.