Influencer thailandese accusata di truffa: avrebbe rubato milioni di euro ai fan
Pare che la giovane avrebbe ingannato circa 6mila persone
In queste ultime ore si sta parlando molto di Natthamon Khongchak, un’influencer thailandese finita al centro di una vera e propria bufera. Stando alle ultime indiscrezioni, pare che la giovane abbia truffato e rubato dei soldi a circa sei mila persone. Scopriamo insieme i dettagli di questa curiosa vicenda tanto chiacchierata dai principali giornali di cronaca rosa di tutto il mondo.
Il suo vero nome è Natthamon Khongchak, anche se tutti i suoi followers la conoscono con il nickname di Nutty. Natthamon è un’influencer thailandese accusata di furto di milioni di euro ai danni dei fan. Pare che la giovane sia riuscita a raggirare, tramite il cosiddetto Schema Ponzi, più di sei mila persone.
Natthamon Khongchak, l’influencer thailandese che ha truffato più di 6mila persone
In queste ultime ore la polizia della Thailandia sta lavorando sodo per far luce sul polverone di cui si è resa protagonista Natthamon Khongchak. Stando a quanto condiviso dai media locali, pare che la giovane sia riuscita a portare a casa, truffando i suoi followers, circa 55 milioni di euro.
Le indagini sono partite in seguito ad alcune denunce e avrebbero incastrato l’influencer che, come già anticipato, avrebbe truffato i followers arrecando loro un danno di milioni di euro. In seguito allo scandalo in cui è stata coinvolta, sul profilo di Natthamon Khongchak tutto tace.
Queste sono state le parole dell’ultimo post dell’influencer:
Mi scuso per aver preoccupato e deluso molte persone. D’ora in poi, proviamo a fare soldi per tutti il più velocemente possibile.
La polizia della Thailandia non è ancora riuscita ad acciuffare la giovane che sarebbe fuggita in Malesia.
Questo, invece, è quanto scritto sull’autobiografia del suo profilo, confermato anche dall’agenzia di stampa Afp:
Commerciante, cantante, ballerina, Youtuber, CEO.
Non ci resta che aspettare i prossimi giorni per scoprire se ci saranno delle novità riguardo il caso di Natthamon Khongchak.