Girolamo Tartaglione, 31 anni, schiacciato da una piastra di cemento di 20 tonnellate
Originaria della Puglia, Girolamo Tartaglione si era trasferito in Lombardia per lavoro e per stare vicino al suo adorato nipotino
Ancora un tragico incidente sul posto di lavoro, che ha posto fine alla vita di un ragazzo giovanissimo e pieno di sogni e speranze. Si chiamava Girolamo Tartaglione, aveva solo 31 anni e, nella mattina di venerdì scorso, è morto schiacciato sotto una piastra di cemento di oltre 20 tonnellate. La disperazione della sua famiglia.
Ancora una tragica morte sul posto di lavoro. Dall’inizio del 2022 sono quasi 600 le persone morte mentre svolgevano il loro lavoro. Un numero troppo alto che porta ad interrogarsi sulla sicurezza.
Girolamo, l’ultimo di questo sanguinoso elenco, viveva e lavorava a Cremona da circa un anno. Alla fonderia Eural Gnutti. Era felice e qualche settimana fa aveva firmato il suo contratto a tempo indeterminato.
Venerdì mattina era andato a lavoro tranquillo e sereno come sempre, ma non poteva immaginare ciò che stava per accadere.
Nelle prime ore del mattino, una piastra di cemento dal peso di oltre 20 tonnellate si è staccata e lo ha travolto in pieno, schiacciandolo sotto il suo enorme peso.
I colleghi lo hanno subito soccorso ed hanno chiamato i soccorritori medici del 118 che tempestivamente sono arrivati sul posto, insieme ai Vigili Del Fuoco.
Questi ultimi si sono occupati di liberarlo dalla piastra, mentre i medici, una volta avuto libero accesso, non sono riusciti a far altro che constatare il decesso del 31enne.
Il dolore della famiglia di Girolamo Tartaglione
Come detto Girolamo Tartaglione aveva solo 31 anni. Era nato e cresciuto a Foggia, dove ha vissuto fino a circa un anno fa.
Come ha raccontato sua cognata Nicoletta, a ottobre del 2021 aveva deciso di trasferirsi al nord per stare più vicino al fratello Manuel e al suo amato nipotino, di soli 4 anni.
Aveva trovato questo lavoro, spiega la donna, e qualche settimana fa era arrivata la gioia di un contratto a tempo indeterminato.
Nicoletta e Manuel sono stati i primi a ricevere la drammatica notizia. Alcuni colleghi di Girolamo si sono recati personalmente nella loro casa per comunicare che il loro caro non c’era più.
Siamo distrutti. Non riusciamo ancora a capacitarci. Girolamo era una persona fantastica, impazziva per suo nipote. Per essere contento, gli bastava stare con mio figlio. Ora dovrò dire al mio bambino che lo zio non c’è più. Erano legatissimi.
Queste le disperate parole della donna ai giornalisti di un quotidiano locale.