Benno Neumair: le parole della zia e dalla sua maestra d’asilo
Ascoltate dalla Corte di Assise del Tribunale di Bolzano Elisabetta Perselli e Doriana Baracca, zia e maestra d'asilo di Benno Neumair
Torna a tenere banco il fatto di cronaca legato al duplice delitto di Bolzano, quello in cui hanno perso la vita Peter Neumair e Laura Perselli, per mano del loro figlio Benno Neumair, oggi rinchiuso in prigione. Durante il processo, il Giudice ha ascoltato le deposizioni della zia e della maestra d’asilo del 30enne.
Sono passati circa due anni e mezzo da quando un giovane dottore di 30 anni, Benno Neumair, in preda ad un raptus di follia a seguito di un litigio, metteva fine alla vita dei suoi genitori Peter e Laura.
Dopo averli soffocati con una corda da arrampicata, li aveva gettati nelle acque del fiume Adige. Il ritrovamento dei due corpi è arrivato diversi giorni dopo, così come la confessione del 30enne.
Nella prima confessione, Benno aveva raccontato di averlo fatto a seguito di un litigio nato per questioni di denaro. Oggi, invece, ha ritrattato dicendo che il motivo del litigio era il cane di famiglia.
Se inizialmente aveva fornito dettagli molto precisi sulla dinamica del duplice delitto, oggi ha dichiarato di non ricordare nulla e che è stato lui stesso sovrastato da un raptus di follia.
Le parole della zia e della maestra di Benno Neumair
Al processo, come teste, sono intervenute anche Elisabetta Perselli, sorella di Laura e zia materna di Benno, e Doriana Baracca, la maestra dell’asilo che il 30enne frequentò da bambino.
La prima, che ha vissuto tutta la vicenda da molto vicino, ha raccontato che nel gennaio del 2021, quando Laura e Peter risultavano ancora scomparsi, non ha mai sospettato del nipote. Tuttavia, ha dichiarato davanti al Giudice:
Ricordo che in quel periodo un giorno incontrai Benno e notai che aveva gli occhi da squalo. Erano immobili e inespressivi. Non trasmettevano alcuna emozione. Fui molto colpita da questa cosa.
La signora Baracca, invece, in sede ufficiale ha dichiarato che quel bambino aveva dei problemi e che lo aveva anche detto a sua mamma Laura. Poi ha proseguito raccontando la risposta che aveva ricevuto:
Mi disse che lo aveva portato da una sorta di stregone durante le loro vacanze a Bali, per togliere a Benno gli ‘spiritelli maligni’. Poi mi disse che una notte lo avevano sorpreso con un coltello in mano di fronte alla sorellina Madè. Io rimasi scioccata da quella risposta.
La docente ha concluso spiegando che Benno era estremamente introverso ed isolato. Che non si entusiasmava mai di nulla, nemmeno dei giochi, ma anche che era anche intelligente, ubbidiente e che non dava mai particolari problemi.
Al tempo stesso, dimostrava di avere bisogno di un aiuto psicologico che sua madre non gli diede. Mi dispiace dirlo ora che la madre è morta ma credo che ci siano delle responsabilità che rimangono