Genitori salutano il figlio prima che i medici stacchino il respiratore ma quello che succede dopo è incredibile

Quello che che è successo dopo ha lasciato letteralmente tutti senza parole

La storia che vogliamo raccontare oggi ha fatto il giro del mondo ed è diventata virale dal momento che ha fatto il giro del web. La vicenda ha lasciato diverse persone in stato di choc e migliaia di persone sono rimaste commosse dalla storia di questo bambino e dei suoi genitori. Scopriamo insieme che cosa è successo.

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Il figlio della coppia protagonista di questo articolo è nato con una condizione rara chiamata iperglicinemia non chetotica (NHK), una patologia che causa un disordine metabolico del corpo. Si tratta di una condizione ereditaria che provoca un aumento della glicina nel corpo umano. Questo accumulo causa malessere nel paziente, come per esempio crisi convulsive, difficoltà nell’alimentazione e nella respirazione, fragilità dei muscoli, convulsioni e gravissimi problemi legati alla neurologia.

Un bambino di nome Karson è nato con iperglicinemia non chetotica. Per rimanere in vita era necessario che rimanesse connesso ai respiratori. I medici hanno iniziato a prendersi cura del bambino dicendo ai suoi genitori che il caso era molto grave. Il piccolo, infatti, non erano in grado di essere autonomo.

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Di fronte a una diagnosi così spaventosa per Karson, i genitori del piccolo hanno preso una decisione, con l’obiettivo di porre fine alla sua sofferenza. I familiari del piccolo hanno deciso che il respiratore che lo sosteneva per sopravvivere venisse spento.

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Queste sono state le parole della nonna di Kerson a riguardo:

Non eravamo pronti a dire addio a Karson, ma siamo dovuti venire a patti con l’inevitabile. Ci hanno detto che si trattava di 10 minuti e che da solo non avrebbe respirato, quindi di aspettarci che gli si fermasse il cuore entro quei 10 minuti.

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Subito dopo, però, è accaduto un vero e proprio miracolo:

Ha iniziato subito a respirare da solo una volta staccato il respiratore. Battito e ossigeno erano stabili. Ora, 5 ore dopo, siamo qui con questo bambino miracolato che ci hanno detto non avrebbe respirato né deglutito, e che non sarebbe sopravvissuto. Invece lui respira da solo. Non so perché pensassi che non fossimo degni di un miracolo… e non so neppure per quanto tempo lo avremo con noi. Ma ora è con noi e ci prenderemo tutto.