Il ricordo della madre di Chiara Venuti, morta a 25 anni
Chiara Venuti vive ancora e vivrà per sempre nel cuore della sua mamma: la tragedia risale alla notte tra il 9 e il 10 febbraio del 2019
Era la notte tra il 9 e il 10 febbraio del 2019, quando Chiara Venuti perse la vita a soli 25 anni. Una vicenda che fece molto discutere, dopo che un genitore tentò di addossarsi le responsabilità del figlio ultra 30enne.
Chiara Venuti era alla guida della vettura, insieme ad altre due amiche ed avevano trascorso una bellissima serata in discoteca. Non aveva bevuto alcolici, per questo al volante c’era lei. Stavano rientrando e proprio vicino all’abitazione, è accaduto l’inimmaginabile.
Un’Audi ha invaso la corsia della 25enne, ad un’elevata velocità ed ha preso in pieno la sua macchina. Davanti a ciò che aveva appena fatto, il ragazzo ha pensato di allarmare il padre, invece dei soccorsi. Quest’ultimo si è precipitato sul posto e ha finto che al volante ci fosse lui.
Gli inquirenti si sono subito insospettiti, vista la mancanza di lesioni sul suo corpo, nonostante il grave scontro.
Il vero responsabile si è reso irreperibile per tre giorni e, alla fine, si è costituito. È stato condannato a sei anni di reclusione. È risultato anche che era alla guida sotto effetto di cannabis.
Oggi la mamma di Chiara Venuti è tornata a parlare della perdita di sua figlia e di come ancora oggi, le cose per le strade italiane non sono cambiate.
Quella notte, le è arrivata una chiamata. La figlia respirava ancora, così si è precipitata sul posto. La macchina era finita in un fossato. C’erano i soccorritori, stavano tirando fuori le due amiche, Giusy ed Elena. Ma quando è toccato a Chiara, un uomo della protezione civile ha scosso la testa. In quel preciso momento, la vita di sua madre si è fermata per sempre.
Oggi cerca di tenere vivo il suo ricordo, parlando di lei, vivendo la vita come se fosse ancora al suo fianco. Ricorda quanto amava studiare, recitare ed organizzare feste. Riguarda quelle ultime e bellissime foto in discoteca.
In un’intervista con Il Corriere della Sera, la donna ha dichiarato di non aver mai dato peso alla condanna decisa e nemmeno al fatto che nessuno le abbia mai chiesto scusa o al fatto che l’intervento di quel genitori non abbia avuto conseguenze.
Ciò che questa madre vuole, è che le persone capiscano come guidare in certi stati, possa spezzare la vita di altre persone e cambiare per sempre quella di coloro che le amavano: “C’è ancora molto da fare sulla prevenzione”.