Addio a Elisabetta II: tanti malori nelle persone in coda a Westminster, 42 i ricoverati
Il bilancio di un lungo lutto che ha colpito gli inglesi
Tante persone hanno voluto salutare la Regina, sia alla camera ardente sia nel giorno dei funerali. Proprio durante le code a Westminster, per rendere omaggio alla sovrana, tante sono state le persone che hanno avuto malori per dire addio a Elisabetta II. Alcune sono state soccorse sul posto, mentre ben 42 sono stati i ricoveri in ospedale.
Il London Ambulance Service ha reso noti i dati di 10 giorni di lutto. Centinaia i malori e 42 i ricoveri in ospedale, durante le code lunghissime, anche di più di 12 ore, davanti a Westminster Hall, a Londra, dove la famiglia reale ha allestito la camera ardente per salutare la sovrana.
File composte, alle quali hanno partecipato anche personaggi famosi, come David Beckham e Boris Johson, mescolati alla gente comune. Molte persone sono state male e a volte gli agenti hanno dovuto chiuderle per permettere di far fluire bene la coda.
Secondo i dati resi noti, sono state più di 400 persone ad accusare un malore mentre si trovava in coda per rendere omaggio al feretro della Regina. 290 persone si sono rifocillate con acqua e cibo e sono tornate subito in fila. Mentre altre 140 persone hanno avuto bisogno di cure sul posto.
Ben 42 persone, invece, hanno dovuto lasciare il loro posto in coda, perché le condizioni di salute dovevano essere controllate in ospedale. Non bastavano le cure sul posto. Molti di questi pazienti ricoverati hanno riportato una botta alla testa, perché a causa di uno svenimento altre persone sono cadute sbattendo la testa.
Addio a Elisabetta II: tutti in coda per l’ultimo omaggio alla sovrana dei record
Tanti inglesi, tante persone comuni, tanti vip e personaggi politici, ma anche tanti turisti e stranieri non si sono fatti spaventare dalle code, pur di salutare la Regina.
Code chilometriche, durante le quali malori del genere erano inevitabili. Ma per fortuna, come nel caso della guardia svenuta alla camera ardente e il poliziotto ai funerali, tutti malesseri risolvibili.