Ryan Grantham condannato all’ergastolo, l’attore ha ucciso la madre
Il giovane attore famoso per le pellicole di successo Riverdale, il Diario di una schiappa e Supernatural avrebbe agito in una fase depressa della sua vita.
Ryan Grantham, attore canadese di 24 anni è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della madre malata di cancro. Questo è quanto deciso dalla corte canadese che punisce l’omicidio di secondo grado con la fine pena mai.
Per questo Ryan rischia di dover passare tutti i prossimi giorni della sua vita in carcere e non avrà possibilità di libertà vigilata almeno per i prossimi 14 anni. Il giovane dal fisico esile è diventato famoso grazie alle sue interpretazioni in pellicole di successo come Riverdale, il Diario di una schiappa e Supernatural.
Ryan ha assassinato la madre mentre era al pianoforte. Secondo la perizia psichiatrica quando ha agito era in preda ad un “periodo intenso di depressione clinica”.
Dopo l’omicidio l’attore ha ripreso in un video il cadavere della donna attribuendosi tutte le colpe per l’accaduto. Il motivo? essendo la donna malata di cancro Ryan le avrebbe risparmiato la sofferenza.
Ma non è tutto. Dopo l’omicidio della madre, il giorno dopo il giovane si è messo verso Ottawa munito di tre pistole, dodici molotov e numerose munizioni, con lo scopo di uccidere il premier canadese Justin Trudeau e compiere una strage alla Simon Fraser University di Vancouver o sul Lions Gate Bridge.
L’avvocato dell’attore si è detto preoccupato per la situazione del suo assistito e teme in carcere ripercussioni fisiche, psicologiche e sessuali qualora venisse chiuso in un carcere di massima sicurezza.
“Ci è stato anche detto che il giudice che ha presieduto il caso di omicidio ha effettivamente riconosciuto le potenziali preoccupazioni se Grantham fosse finito in una prigione di massima sicurezza e abbia persino raccomandato una struttura di sicurezza media” – ha rivelato al portale TMZ.