Bimbo sequestrato dal padre in provincia di Brescia per protestare contro l’affido esclusivo alla madre
Il piccolo è stato riconsegnato alla donna, mentre l'uomo sarebbe già stato condotto in carcere
Attimi di paura in provincia di Brescia, a Roncadelle, per un bimbo sequestrato dal padre. L’uomo non era d’accordo con la decisione del giudice di dare l’affido esclusivo alla mamma, sua ex compagna. Il papà ha portato via il piccolo durante un incontro protetto. In passato era stato denunciato anche per abusi nei confronti della donna, madre di suo figlio.
Tutto è iniziato al termine di un incontro protetto tra il padre e il figlio di 4 anni, alla presenza di un’assistente sociale. L’uomo le ha strappato via dalle braccia il bambino. Si sarebbe presentato all’incontro con un’arma, con l’intenzione di portare via il bambino.
La mamma del piccolo, una donna di origini rumene, in passato aveva subito abusi da parte dell’ex, padre di suo figlio. Quando la situazione è degenerata, i Carabinieri le hanno impedito di raggiungere la casa di Roncadelle, perché sarebbe stato troppo pericoloso.
I Carabinieri hanno blindato l’isolato e impedito il passaggio, iniziando a negoziare insieme ad altri militari davanti alla palazzina. L’uomo di 35 anni avrebbe poi aperto la porta di casa agli agenti e il bambino sarebbe stato affidato a un’educatrice.
Il bambino sta bene ed è stato affidato ai servizi sociali. Poco prima della liberazione, i Carabinieri di Brescia erano riusciti a parlare al telefono con il bambino, per tranquillizzarlo in merito alla loro presenza. Anche l’avvocato dell’uomo lo ha chiamato per farlo ragionare.
Bimbo sequestrato dal padre, in cella l’uomo 35enne
L’uomo di 35 anni di origini romene sarebbe già stato condotto in una struttura penitenziaria, con l’accusa di sequestro di persona e detenzione illegale di armi. L’uomo avrebbe aperto la porta ai Carabinieri intervenuti per riportare a casa il bambino.
Da quello che si apprende, il papà era ai domiciliari per aver ingiuriato l’anno scorso l’ex moglie e il suo avvocato, perché voleva vedere di più il figlio. Il procuratore di Brescia, Francesco Prete, uscendo dall’appartamento di Roncadelle, ha detto:
La questione si è risolta. Il bambino sta bene e il padre si è pentito del gesto che ha fatto. Tecnicamente è un sequestro di persona.