Ragazzo di 23 anni si toglie la vita: aveva mentito ai genitori sulla data di laurea
Il ragazzo di 23 anni aveva detto ai suoi genitori che doveva laurearsi, ma in realtà aveva interrotto gli studi da mesi
Un episodio spiacevolissimo si è verificato nei giorni scorsi a Bologna. Un ragazzo di 23 anni, originario di Pescara e fuori sede in Emilia per l’università, si è tolto la vita nella serata di giovedì scorso. Aveva detto ai genitori che il giorno successivo avrebbe discusso la tesi, ma in realtà mancavano ancora molti esami alla fine del suo percorso di studi.
Lascia sgomenti quanto successo alla fine di questa settimana a Bologna. Alcuni operai, intenti a lavorare in un cantiere su Pontelungo, una delle principali arterie che conducono alla città dalla zona dell’aeroporto e da Borgo Panigale, hanno notato un corpo esanime nelle acque del fiume Reno ed hanno lanciato l’allarme alle autorità intorno alle 7:30 del mattino di venerdì 7 ottobre.
La squadra mobile della Polizia e il reparto scientifico della stessa hanno subito raggiunto il punto indicato, rinvenendo appunto il corpo senza vita di un ragazzo.
Decine di residenti si sono radunati sull’argine del fiume ed hanno assistito attoniti alle operazioni di recupero svolte dalle autorità.
Inizialmente si è anche pensato che si trattasse di un delitto. Vicino al corpo, infatti, gli investigatori hanno rinvenuto un materasso coperto da un lenzuolo bagnato e delle vistose macchie di sangue su un masso di pietra.
Il dramma del ragazzo di 23 anni
Le indagini successive, però, hanno evidenziato una verità completamente diversa.
Le domande ai conoscenti e agli amici del ragazzo di 23 anni, nonché le analisi svolte sul cellulare dello stesso, hanno spinto gli inquirenti ad etichettare il decesso come suicidio.
Il giovane, che si trovava a Bologna per studiare all’università, aveva detto ai suoi genitori e parenti che proprio quel venerdì 7 ottobre avrebbe discusso la tesi di laurea nel suo ateneo.
La realtà era che, per motivi ancora da accertare, aveva interrotto gli studi da tempo e gli mancavano ancora molti esami prima di terminare il suo percorso universitario. Probabilmente non aveva il coraggio di dire tutto ai suoi genitori, così ha deciso di togliersi la vita. Un gesto presumibilmente compiuto proprio la sera prima del ritrovamento, giovedì 6 ottobre.
Un episodio praticamente identico si era verificato anche il 9 aprile dell’anno scorso. Un ragazzo di 29 anni, sempre di Pescara, aveva deciso di farla finita gettandosi da un ponte, dopo che per mesi aveva mentito ai suoi parenti riguardo al suo percorso di studi mai portato a termine.