Catello Longobardi, studente di 16 anni, morto in un incidente stradale
Era appena uscito da scuola e Catello Longobardi stava tornando a casa sua a bordo del suo motorino: fatale un frontale con una Fiat Punto
Un altro episodio spiacevolissimo si è verificato nella giornata di venerdì 14 ottobre, sulle strade vicino a Gragnano, in Campania. Catello Longobardi, uno studente di soli 16 anni di Castellammare di Stabia, ha perso la vita in uno scontro tra il motorino su cui viaggiava e un’auto che proveniva in senso opposto sulla stessa strada.
Sono risultati inutili gli sforzi dei soccorritori che venerdì scorso, intorno all’ora di pranzo, sono intervenuti sulla strada statale per Agerola, vicino a Gragnano.
La chiamata di emergenza era partita da alcuni automobilisti che hanno assistito ad uno scontro avvenuto tra un motorino ed una Fiat Punto.
Alla guida del veicolo a due ruote c’era appunto Catello, studente di 16 anni dell’Iti Renato Elia di Castellammare di Stabia, che dopo l’impatto frontale con l’automobile è stato sbalzato a diversi metri di distanza sull’asfalto.
Per lui, i medici accorsi sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Cordoglio per la morte di Catello Longobardi
La scomparsa di Catello Longobardi, su cui le autorità stanno indagando per chiarirne la dinamica e riscontrare le eventuali responsabilità, ha scioccato tutti.
In particolare nella sua scuola, l’Iti Renato Elia di Castellammare, sono tantissimi i messaggi di cordoglio e gesti arrivati nelle ultime ore e negli ultimi giorni.
A commuovere più di tutto è stato il messaggio scritto e pubblicato su Facebook da Giovanna Giordano, preside dell’istituto.
La dirigente scolastica ha ripetutamente chiamato Catello e lo ha definito come figlio, dimostrando così il grande attaccamento che prova verso tutti i suoi alunni.
Coi tuoi 16 anni vivevi in una una dimensione quasi atemporale, assaporavi nel presente l’eternità. Figlio! Sei andato via e non ti vedremo più tornare. I tuoi compagni, i docenti, tutti noi, non ti incontreremo più nei corridoi, in palestra, nei laboratori. La strada ti ha portato via. Un incidente, un attimo…E il cuore è straziato. Catello, figlio nostro, fratello nostro! Non riusciamo, non possiamo farcene una ragione. Possiamo solo chiedere al Padre di accoglierti nella luce, di donarti la gioia senza fine, di concederti di andare libero per le strade del cielo col sole in viso. Alla tua mamma, al tuo papà, ai tuoi familiari va il nostro abbraccio. Figlio!