Giuseppina Arena: un testimone rivela la provenienza dei soldi di famiglia a Ore 14

Ore 14 sul caso di Giuseppina Arena, la donna uccisa il giorno del compleanno: un testimone rivela da dove provenivano i soldi della madre

La vicenda di Giuseppina Arena è ancora avvolta nel mistero, ma negli ultimi giorni sono emersi elementi fondamentali per le indagini. Tre testimoni, due che hanno raccontato ai microfoni di Ore 14, il programma condotto da Milo Infante, di un uomo che negli ultimi giorni è stato visto con la 52enne e un terzo che ha parlato della provenienza del denaro di famiglia.

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Credit: Ore 14

Giuseppina Arena ha perso la vita, per mano di qualcuno, nel giorno del suo compleanno. I fatti parlano di una donna che aveva ricevuto un’enorme somma di denaro in eredità dalla madre. Somma che era tenuta su libretti di risparmio e conti bancari, ma sembrerebbe che un’altra grossa somma di denaro fosse nascosta in casa della mamma.

Le due donne non vivevano una vita di lusso, Giuseppina è cresciuta nelle case popolari e i cittadini hanno raccontato che viveva grazie ai sussidi e alla Caritas.

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Un testimone ha raccontato all’inviata di Ore 14, che i soldi che la mamma aveva messo da parte negli anni, provenivano dal suo compagno. Ecco le sue parole:

Si chiamava Guerino e lui viveva con la madre. Ho lavorato con lui per due o tre mesi. Lui era un cottimista, significa che prendeva un lavoro a cottimo di un’altra impresa e lo facevamo noi. Lui era uno così. Allora guadagnava tanti soldi, si parlava di milioni. Parecchio nero c’era allora. Quasi il 50% era tutto nero.

L’uomo ha poi spiegato che manteneva anche Giuseppina e il fratello, parlava di loro come se fossero figli suoi. Anche la casa della madre ereditata dai due, le era stata donata dal suo compagno, venuto a mancare diversi anni fa.

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Gli inquirenti vogliono capire se il movente riguardi proprio fattori economici. Chi conosceva Giuseppina Arena l’ha definita come una donna buona, che era solita girare nel quartiere in sella alla sua bicicletta e cantare. Tanto che l’avevano soprannominata “Giusy la cantante“. Non aveva nemici, non aveva persone che era solita frequentare. Erano lei e i suoi cani e gatti. Non faceva mai entrare nessuno, apriva leggermente la porta solo per far rientrare gli animali.

Qualcuno però, il giorno del suo compleanno, le ha dato appuntamento e ha spezzato per sempre la sua vita con tre colpi di pistola.