Re Carlo, le sue ultime uscite pubbliche mostrano ancora problemi di salute
C'è preoccupazione dopo che il re Carlo si è mostrano in pubblico ancora con mani molto gonfie.
Dopo la morte della regina Elisabetta, il figlio Carlo è diventato l’erede al trono. In attesa della proclamazione ufficiale, il neo Re Carlo è già impegnato in diverse uscite pubbliche in giro per tutto il Regno Unito.
Purtroppo i più attenti non possono non notare le condizioni di salute di Carlo abbastanza precarie. A destare preoccupazione sono soprattutto le mani.
Carlo ha 75 anni ed è normale subisca gli acciacchi del tempo. Nelle ultime uscite pubbliche, il sovrano è apparso con delle mani molto gonfie. In particolare nell’ultima foto scattata mentre Carlo insieme a Camilla dava da mangiare carote ad alcuni cavalli. Ovviamente non sempre questo sintomo è il presagio di una malattia grave.
I più esperti hanno provato a fare delle ipotesi su cosa possa essere. Le mani e dita gonfie può semplicemente trattarsi di ritenzione idrica, edema o un accumulo di liquidi.
Allo stesso tempo, però, potrebbero essere un campanello d’allarme di malattie reumatiche alle articolazioni oppure essere causate dall’assunzione di farmaci per la cura del diabete o dell’ipertensione.
Al momento dalla casa reale non sono arrivate comunicazioni ufficiali a riguardo e quindi non si sa con certezza il perché Carlo abbia queste vistose mani gonfie.
Critiche per la politica di gestione dei costi
Intanto stanno arrivando diverse critiche per la politica di gestione delle spese adottata da Carlo. Un modo per snellire la corona e risparmiare in un periodo di forte crisi. Ma c’è chi non è d’accordo, soprattutto con la decisione di ridurre all’essenziale il giorno dell’incoronazione ufficiale che avverrà il 6 maggio 2023.
A quanto pare Carlo vuole una cerimonia breve e dai costi contenuti, con pochi invitati. Non un bel biglietto da visita secondo molti. “Un’incoronazione al ribasso sarà controproducente, è l’occasione di rappresentare il popolo e la nazione sul palcoscenico globale. Sarebbe triste se venisse sprecata” – ha detto lo storico Andrew Roberts, criticando l’eccessiva sobrietà dell’incoronazione di Carlo III.