Piera Maggio risponde a Toni Pipitone pubblicando una pagina del suo libro
Dopo le dichiarazioni di Toni Pipitone, Piera Maggio ha pubblicato sul suo profilo social una pagina del suo libro, scritta da Kevin
A Piera Maggio è bastato pubblicare una pagina del suo libro sul suo profilo Facebook, per rispondere alle dichiarazioni dell’ex marito Toni Pipitone, diffuse nelle ultime ore. Una pagina scritta dal figlio Kevin Pipitone.
Toni ha espresso pubblicamente la sua rabbia, perché Piera Maggio, nel suo libro, ha raccontato momenti molto privati di quella che era la loro vita insieme. Secondo la sua opinione, non ne aveva il diritto e lo avrebbe fatto passare come un padre snaturato, che ha abbandonato i suoi figli. Un padre che non ha mai partecipato alle spese per le ricerche della piccola Denise Pipitone e un padre mai presente ai processi.
Pipitone oggi dichiara di sentirsi ancora il padre di quella bambina scomparsa il 1 settembre del 2004: “Fino alla sera prima, eravamo nel letto insieme e mi diceva quanto mi voleva bene”.
Fino al giorno del rapimento, l’ex marito di Piera Maggio era convinto che Denise fosse stata concepita con l’inseminazione artificiale grazie ad un donatore, proprio come il primogenito Kevin. Lui non poteva avere figli. Ma poi, quando la madre di quella bambina scomparsa, ha dovuto raccontare tutto il necessario agli inquirenti, ha scoperto che era la figlia di Piero Pulizzi.
La pagina del libro pubblicata da Piera Maggio
La pagina del libro pubblicata da Piera, come risposta alle ultime notizie diffuse, mostra le parole del figlio Kevin, mentre descrive quello che era il rapporto con suo padre Toni Pipitone. Un padre che vedeva di rado, un padre che scaricava su di lui la rabbia e cercava di metterlo contro sua madre. Non lo sosteneva né economicamente, né emotivamente, ma lui lo stimava molto. Poi crescendo, ha aperto gli occhi e ha capito quanto sua madre avesse lottato per tutti quegli anni, per lui e per la sua sorellina scomparsa.
Tratto dal libro… Denise. Per te, con tutte le mie forze. Noi viviamo di realtà, non di comode fantasie.