Marco Simoncelli e l’asciugamano capovolto: l’unico rimpianto di papà Paolo
A 11 anni dalla scomparsa di Marco Simoncelli, suo papà Paolo ricorda quel presagio, definendolo l'unico rimpianto della sua vita
Sono passati esattamente 11 anni da quel triste 23 ottobre. Quel giorno in cui Marco Simoncelli, indimenticato pilota di MotoGp, perse la vita in un incidente avvenuto sulla pista di Sepang, in Malesia. Ad anni di distanza, il padre del campione ha raccontato di un episodio agghiacciante che gli è capitato quel giorno. Un presagio che aveva sentito e che ha il rimpianto di non aver ascoltato abbastanza.
Ieri si è corsa la penultima gara del motomondiale. Pecco Bagnaia ha vinto il gran premio di Sepang avvicinandosi ancor di più al primo titolo iridato. Lo ha fatto in una data che nessun appassionato delle moto può mai dimenticare, il 23 ottobre.
Nello stesso giorno di 11 anni fa, sempre sullo stesso circuito, al secondo giro della gara capitò un incidente in cui perse la vita Marco Simoncelli.
Il suo nome e il suo ricordo continuano a vivere nei cuori di chiunque lo abbia amato in vita. Il papà Paolo ha fondato un’associazione ed un team motociclistico in suo nome.
Ai microfoni di Sky, l’uomo che non lasciava mai suo figlio e che lo accompagnava, ha raccontato un episodio avvenuto quel 23 novembre del 2011. Un episodio che rappresenta l’unico suo rimpianto della vita.
Marco Simoncelli e quell’asciugamano capovolto
Quello stesso giorno, sono arrivato nel box con quell’asciugamano e l’ho posato dove facevo di solito, ma mi è caduto tutto per terra. Allora ho preso il motorino per andare lungo la pista per vedere la gara. Appena ho varcato il cancello, mi è arrivato addosso un vento gelato che sapeva di morte, lo giuro. Una sensazione proprio di morte, al punto che mi sono detto ‘Devo andare a fermare Marco’.
Una foto scattata pochi minuti prima di quella gara, ritrae Marco Simoncelli che teneva un asciugamano bagnato sulla testa per refrigerarsi. Un asciugamano che però era capovolto e mostrava il suo numero, il 58, al contrario.
Paolo aveva visto quell’immagine e gli era parsa come un brutto segno.
Mancava un minuto all’inizio della gara, ormai non c’era più tempo, il mio motorino non andava bene. Quei cinque minuti lì sono stati terribili.
L’unico rimpianto di Paolo Simoncelli
Visibilmente commosso, Paolo ha spiegato che quell’asciugamano rigirato, è l’unico rimpianto della sua vita.
Quell’asciugamano alla rovescia sulla testa di Marco è l’unico rimpianto della nostra vita, della mia vita. Non ho rimpianti, io e mia moglie rifaremmo tutto, ma quell’asciugamano che non ho voluto girare per non disturbarlo ce l’ho nella mente. Rifaremmo comunque tutto perché Marco era felice, era un ragazzo veramente felice.