Alexandra Elena Mocanu, nel 2019, aveva denunciato il compagno
Diversi anni fa, la barista 35enne di Bolzano, Alexandra Elena Mocanu, aveva denunciato il suo compagno per maltrattamenti
Continuano le indagini per il decesso di Alexandra Elena Mocanu, una barista rumena di 35 anni, trovata senza vita nella sua abitazione, avvolta in una coperta.
Dopo la segnalazione da parte del cognato, le forze dell’ordine hanno fatto la triste scoperta all’interno di quel condominio di Bolzano. Il marito della donna aveva chiamato il fratello e gli aveva confessato di dover fuggire perché ricercato. Subito è partita una caccia all’uomo.
Avni Mecja, albanese di 42 anni, si è poi presentato spontaneamente in Procura. Non è ancora emerso nulla, ma sembrerebbe che abbia confessato il delitto della compagna.
Durante l’ultima puntata di Ore 14, il programma condotto da Milo Infante e trasmesso su Rai 2, l’inviata ha spiegato che Alexandra Elena Mocanu aveva denunciato il compagno in passato.
Una denuncia per maltrattamenti che risale al 2019 e che aveva portato a provvedimenti di allontanamento dell’uomo. I provvedimenti contro Avni Mecja sono scaduti nel 2020 e, probabilmente, i due si sono riavvicinati. Da poco tempo avevano deciso di andare a convivere in quell’appartamento a via Trieste, a Bolzano.
Gli inquirenti stanno mantenendo il massimo riserbo sulla vicenda. Alcune fonti giornalistiche parlano di un decesso conseguito a diversi colpi con un oggetto con contundente. Ma le informazioni non hanno ancora trovato conferme ufficiali.
I vicini hanno rivelato di averli sentiti spesso litigare, ma quel giorno nessuno si è reso conto di nulla. Nessuno ha sentito le grida della donna. Il pm di turno ha disposto l’autopsia. Sarà quest’ultima a stabilire l’esatta casa del decesso e ad aiutare le forze dell’ordine a ricostruire la dinamica del femminicidio.
Sotto il palazzo, qualcuno ha lasciato dei fiori e un lumino, in memoria di quella barista 35enne che in molti conoscevano.
Secondo le prime indiscrezioni, sembrerebbe che il marito, dopo il delitto, sia fuggito con la sua macchina e il suo cellulare e che, nel week-end, abbia raggiunto l’Albania, per poi fare ritorno in Italia.