Assago: il racconto di una coppia di anziani sopravvissuti
Ancora sotto shock moglie e marito che, giovedì sera, erano presenti al Carrefour di Assago durante il raptus folle di Andrea Tombolini
Resta ancora impresso nelle menti delle persone quanto accaduto giovedì pomeriggio nel centro commerciale Milanofiori di Assago. Tantissime le persone che erano presenti nel supermercato quando Andrea Tombolini ha dato via alla sua aggressione insensata. Tra queste anche una coppia di anziani, moglie e marito ultra settantenni che ancora scioccati hanno deciso di raccontare la loro terribile esperienza.
Nella giornata di ieri il gip ha raggiunto Andrea Tombolini nel reparto di psichiatria dell’ospedale di San Paolo a Milano, dove lo ha interrogato in merito a quanto fatto nel pomeriggio di giovedì scorso al centro commerciale di Assago.
Il 46enne ha dichiarato di aver agito spinto da un sentimento di invidia che provava verso tutte quelle persone che stavano bene, quando lui invece stava male.
Dopo aver preso un coltello da uno degli scaffali del Carrefour di Assago, Tombolini ha iniziato a correre all’impazzata tra le corsie, ferendo chiunque gli si palesasse davanti.
Sei le persone raggiunte dai suoi fendenti. Tra queste Luis Fernando Ruggieri è colui che ci ha rimesso più di tutti, perdendo la vita.
Feriti poi anche il calciatore del Monza Pablo Marì e altre quattro persone.
Tra queste anche una donna di oltre 70 anni della zona, che stava facendo la spesa insieme a suo marito di 74 anni.
Intervistato da Il Giorno, l’uomo ha raccontato la loro esperienza. Quei terribili momenti di ansia e terrore vissuti tra gli scaffali del supermercato.
Assago: la testimonianza della coppia di anziani
La donna è tra i feriti. Lei e suo marito si trovavano davanti allo scaffale del latte, quando Tombolini si è avvicinato a loro di corsa. Rendendosi conto all’ultimo di quanto stava accadendo, la signora ha cercato di proteggersi il volto, riportando così una profonda ferita alla mano.
Trasportata all’ospedale di Monza in codice giallo, ora si sta riprendendo e non è in pericolo di vita.
“C’erano persone che strisciavano sul pavimento pieno di sangue, io e mia moglie siamo due miracolati“, ha dichiarato suo marito ai giornalisti de Il Giorno, ancora scosso per quanto vissuto in quegli attimi.
Per un soffio non sono stato accoltellato anche io. Sono rimasto pietrificato. La gente intorno a noi correva e urlava ‘scappate, scappate’ e noi abbiamo fatto la stessa cosa tra le corsie. Non dovevamo essere in quel supermercato, ma in un altro.