Palermo, bimbo di un anno morto dopo una crisi respiratoria: disposta l’autopsia
Palermo, disposta l'autopsia sul corpo del bimbo di un anno, morto durante il trasporto in ospedale, per una crisi respiratoria
Gli inquirenti hanno deciso di disporre l’autopsia sul corpo del bimbo di un anno, che è arrivato in pronto soccorso ormai senza vita. I fatti sono avvenuti pochi giorni fa a Villa Sofia, a Palermo, ma per gli agenti ci sono ancora molti aspetti da chiarire sulla vicenda.
I due genitori, inizialmente, hanno chiesto l’intervento dell’ambulanza, ma successivamente hanno deciso di trasportare il piccolo in ospedale, con la loro auto.
Tuttavia, una volta arrivati in nosocomio, i medici non hanno avuto altra scelta che constatare il suo straziante decesso. Quando è arrivato in pronto soccorso, il suo cuore purtroppo aveva ormai cessato di battere.
La madre ed il padre ascoltati dagli inquirenti, hanno detto che il bambino ha iniziato a stare male mentre dormiva nella sua culla. Non riusciva a respirare bene. Così hanno chiesto il tempestivo intervento dei soccorritori.
Però poco dopo, hanno deciso di annullare la telefonata e quindi, di andare da soli in ospedale. Ora spetterà alle autorità competenti, capire l’esatta causa che ha portato al decesso.
Da una prima ispezione sul corpo, non è emersa nessuna anomalia. Di conseguenza sarà solo l’autopsia disposta dal pm del caso, a dare ulteriori conferme su l’esatta causa che ha portato al decesso del piccolo.
Bimbo di un anno deceduto per una crisi respiratoria: i fatti
I fatti sono avvenuti nella giornata di, giovedì 3 novembre. Precisamente all’ospedale Villa Sofia, che si trova a Palermo.
Da ciò che è emerso fino ad adesso, i genitori avevano prima chiamato l’ambulanza, sollecitando anche il suo arrivo. Però stufi di aspettare in casa, hanno deciso di accompagnare il piccolo da soli.
Lo scopo era proprio quello di non perdere minuti preziosi, anche per riuscire a salvargli la vita. Il bambino pare che accusasse delle gravi crisi respiratorie e quando è arrivato in nosocomio, era già in arresto cardio circolatorio. I dottori alla fine non hanno avuto altra scelta che constatare il suo decesso.