Davide Ferrerio: arrestate una donna e sua figlia di 17 anno
Le indagini della procura di Crotone hanno fatto piena luce sulla dinamica della violenta aggresione subita da Davide Ferrerio
Svolta decisiva nel caso del tentato omicidio di Davide Ferrerio, il 21enne bolognese pestato a sangue a Crotone lo scorso 11 agosto, vittima di un insensato scambio di persona. Il gip ha convalidato il fermo per altre due persone ritenute responsabili del pestaggio. Queste sono una donna ed una ragazzina di 17 anni.
Tutto è iniziato intorno alle 20:00 dello scorso 11 agosto. Davide Ferrerio, un 21enne di Bologna che si trovava a Crotone in vacanza con la famiglia, attendeva l’arrivo di un suo amico nel piazzale antistante il municipio della città calabra.
All’improvviso un 20enne del posto, Nicolò Passalacqua, lo ha avvicinato e, senza alcun motivo valido, lo ha percosso violentemente fino a ridurlo in fin di vita.
Successivamente si è scoperto che il 21enne era stato vittima di uno scambio di persona e che l’obiettivo dell’aggressore doveva essere un altro.
Tuttavia, Passalacqua è stato arrestato e ora dovrà rispondere del reato di tentato omicidio.
Davide da quella sera è entrato in coma e non ci è più uscito. Sua mamma, suo papà e il fratello sono ovviamente a pezzi e oltre ad un dolore incalcolabile, provano una rabbia infinita.
In diverse occasioni hanno raccontato l’esperienza dal loro punto di vista e urlato il loro disappunto sul fatto che a pagare per quanto successo al loro figlio e fratello, ci fosse una sola persona.
Davide Ferrerio: due nuovi arresti
La mamma di Davide Ferrerio ha fatto più volte riferimento ad una persona in particolare. Ossia il 31enne che avrebbe indirizzato l’ira dell’aggressore verso Davide, per poi fuggire via in moto.
Ora le indagini della procura hanno portato ad una svolta decisiva e a due nuovi arresti. Arresti che tuttavia non coinvolgono il 31enne in questione.
Le persone che dal Gip sono state ritenute responsabili, al pari di Nicolò Passalacqua, del reato del tentato omicidio di Davide Ferrerio sono una donna e sua figlia 17enne.
Come spiega una nota della Questura di Crotone, sono state ritenute gravemente indiziate di aver fornito un contributo attivo e consapevole alla violenta aggressione subìta dal ragazzo.
La svolta è arrivata grazie alle indagini degli inquirenti. Dalle visioni delle immagini delle telecamere che hanno rintracciato le targhe di alcune auto e dalle intercettazioni informatiche effettuate sui cellulari delle persone coinvolte.
La donna si trova ora in carcere, mentre la 17enne, essendo ancora minorenne, è stata trasferita in una casa famiglia.