Claudio Mandia: per la procura non si può intervenire legalmente
Claudio Mandia si era tolto la vita in un Istituto esclusivo negli Stati Uniti, dopo aver trascorso 4 giorni in isolamento punitivo
Stando a quanto appreso negli ultimi giorni, per la Procura di Salerno non ci sarebbero gli estremi per procedere penalmente contro il college americano in cui, lo scorso febbraio, l’italiano Claudio Mandia si è tolto la vita il giorno prima di compiere 18 anni. La lunga battaglia della sua famiglia sembrerebbe dunque essersi conclusa con un nulla di fatto.
La notizia arrivata dagli Stati Uniti d’America lo scorso febbraio aveva scioccato non solo una famiglia, ma tutta Battipaglia, città in cui Claudio era nato e da cui era partito con una valigia piena di sogni e speranze.
Occorre prima fare una ricostruzione di quanto accaduto circa 9 mesi fa.
Claudio, con il sostengo della sua famiglia, era partito dalla provincia di Salerno per approdare negli Stati Uniti.
Con tanto impegno e uno sforzo economico non indifferente, si parla di una tassa di oltre 50mila dollari all’anno, era riuscito a diventare uno degli allievi della Ef Academy di Tarrytown, nella contea di Westchester, un istituto molto esclusivo a nord di New York.
Purtroppo, per motivi che solo dopo alcuni giorni sono venuti a galla, Claudio ha deciso di togliersi la vita nella sua stanza del campus in cui alloggiava.
Dopo aver copiato ad un compito in classe, che l’Istituto in seguito aveva definito fondamentale per il conseguimento del diploma finale e dell’accesso all’Università, i docenti aveva deciso di metterlo in isolamento punitivo per 4 giorni. Giorni durante i quali, appunto, Claudio Mandia l’ha fatta finita, 24 ore prima di compiere il suo 18esimo compleanno.
La rabbia dei genitori di Claudio Mandia
I genitori del ragazzo erano partiti dall’Italia per raggiungere Claudio e festeggiare con lui il compleanno, ma scesi dall’aereo hanno ricevuto la notizia che ha completamente devastato le loro vite.
Ovviamente, oltre all’immenso dolore, ai genitori è restata nient’altro che rabbia. Rabbia per i “metodi primitivi” attuati dall’accademia nei confronti di Claudio.
La battaglia dei Mandia è andata avanti per mesi e, tramite la procura di Salerno, hanno cercato di intraprendere un’azione legale verso lo stesso istituto, accusando il personale di comportamento inumano e gravissime negligenze che hanno indotto il figlio a togliersi la vita.
Nei giorni scorsi, però, è arrivata la notizia che la Procura stessa ha fatto sapere che non ci sono gli elementi necessari per procedere legalmente contro l’Istituto e la Contea di Westchester.