Saman Abbas, il padre al giudice: “Mia figlia è viva”
Durante l'interrogatorio, Shabbar, padre di Saman Abbas, ha continuato a ripetere che la figlia è ancora viva
Shabbar, padre di Saman Abbas, arrestato pochi giorni fa in un villaggio in Pakistan, è stato interrogato dal giudice di Islamabad.
Dal momento della scomparsa della diciottenne pakistana, avvenuta a circa un anno e mezzo fa, l’uomo è fuggito dall’Italia.
Durante l’interrogatorio, Shabbar ha continuato a ripetere al giudice che la figlia è ancora viva. Anche dopo il ritrovamento dei resti a Novellara, anche dopo le iniziali confessioni degli altri indagati, il genitore continua a negare di aver fatto del male a sua figlia e di averla consegnata nelle mani di coloro che si sarebbero poi occupati della sua scomparsa.
Saman Abbas: le prime confessioni
Le prime indiscrezioni emerse nelle ultime ore, affermano che lo zio Danish si sarebbe deciso a parlare e che sarebbe stato proprio lui ad indicare il punto dove trovare i resti.
Non solo, uno dei due cugini, invece, avrebbe già raccontato come si sarebbero svolti i fatti. Ovvero che Saman Abbas sarebbe morta soffocata, lui la reggeva per le gambe, mentre Danish e l’altro cugino si occupavano di tapparle la bocca.
La verità è vicina?
La verità arriverà soltanto quando il recupero dei resti sarà terminato. Soltanto allora si potrà stabilire se appartengano davvero a Saman Abbas e potrà essere stabilita una causa del decesso.
Come ha spiegato il legale dell’associazione Penelope, il lavoro non è facile, poiché il terreno è molto argilloso e i resti si trovano vicino ad un edificio pericolante. Per ora, il corpo sembra intero e non a pezzi, come invece si era creduto finora.
Dov’è Nazia, la madre della 18enne pakistana?
Oltre ad aver detto che sua figlia sarebbe ancora viva, Shabbar ha anche riferito alle autorità di non cercare la moglie in Pakistan poiché, a suo dire, è tornata in Europa. Quanto di vero c’è dietro le sue dichiarazioni? Sta soltanto cercando di depistare le forze dell’ordine?
Nazia è ancora latitante, l’unica tra i 5 indagati.