Dramma Ischia, salgono a 7 le vittime: anche due bambini e un neonato
Sono salite a 7 le vittime accertate dopo la frana di Ischia: tra loro anche due bambini, un fratellino e una sorellina e un neonato
Salgono a sette le vittime del dramma di Ischia, tra le quali due bambini ed un neonato.
Francesco Monti, soli 7 anni, la sorellina Maria Teresa 6 anni e un neonato di nome Giovangiuseppe nato lo scorso 4 novembre. Quest’ultimo, purtroppo, ha perso la vita a soli 22 giorni insieme ai suoi genitori, Maurizio Scotto Di Minico, 32 anni e Giovanna Mazzarella, 30 anni.
Tra le altre vittime accertate ci sono: Eleonora Sirabella, 31 anni e una donna di nazionalità bulgara di 58 anni di nome Nikolinca Gancheva Blagova.
Ischia continuano le ricerche dei dispersi
Continuano le ricerche per i dispersi, sul posto oltre ai soccorritori ci sono anche i cani. Le immagini trasmesse in diretta tv sono drammatiche. Si cerca tra il fango, all’interno delle vetture distrutte e capovolte.
Le case sono distrutte, il soffitto e il pavimento a pochi centimetri l’uno dall’altro.
Diverse famiglie sono rimaste chiuse nelle proprie case per giorni e circa 200 persone sono state evacuate. Il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, ha spiegato:
Ora è prioritaria l’individuazione della zona rossa. Abbiamo individuato per gli sfollati delle situazioni di prima sistemazione ma è chiaro che, quando sarà individuata la zona rossa, dovremo trovare altri tipi di soluzioni.
Famiglie che hanno perso tutto, bambini spaventati e confusi. La frana ha causato danni irreparabili. Ci sono anche tanti poveri cagnolini che vagano nella zona, alla ricerca della propria famiglia e tra le macerie di quella che era la loro amorevole casa.
Nel frattempo, la polemica sui condoni nel 2018 ha scaldato la rete. Tuttavia, Giuseppe Conte è intervenuto durante la trasmissione Mezz’ora, chiarendo che non firmò un condono, ma una procedura di semplificazione.
Quel dossier fu istruito molto bene. C’erano delle perplessità perché la situazione oggettiva di Ischia è molto complicata. Ma è una situazione che deve essere risolta. Non si può dire: ‘Abbattiamo tutte le case e diamo alle famiglie un’altra isola dove abitare’. Si tratta di inserirsi in un percorso già avviato e abbiamo cercato di sbloccare una situazione.