Jake Flint, cantante country 37enne, morto poche ore dopo il matrimonio
Jake Flint aveva solo 37 anni e a portarlo via sarebbe stato un malore che lo ha colpito nel sonno: si era sposato poche ore prima
Un dramma sconvolgente ha colpito il mondo della musica statunitense nella giornata di martedì 27 novembre. Jake Flint, star del genere country, si è spento per sempre a soli 37 anni. La drammaticità dell’evento aumenta se si pensa che solo poche ore prima del decesso, aveva scambiato le promesse di matrimonio con sua moglie Brenda.
Doveva essere un giorno di festa e l’inizio del periodo più bello della vita di due giovani innamorati. E invece si è trasformato, inaspettatamente ed inesorabilmente in un incubo.
Jake era nato a Holdenville, in Oklahoma, nel 1985 e nello stesso Stato è anche cresciuto. Influenzato dagli artisti del posto ha iniziato ad appassionarsi alla musica, in particolare al ramo del genere country chiamato Red Dirt, in onore del colore della terra di quella zona del mondo.
Negli anni è diventato un artista nel vero senso del termine. Musicista, autore e cantautore conosciuto letteralmente in tutti gli Stati Uniti d’America e anche oltre.
Il suo primo album è stato pubblicato nel 2006 e si intitola Hurry Up and Wait. Poi ne ha pubblicato un altro nel 2016, intitolato I’m Not Ok, e uno nel 2020, che ha chiamato con il suo nome.
La morte di Jake Flint
Lo scorso 27 novembre, Jake Flint e sua moglie Brenda si trovavano a Tulsa e nel pomeriggio si sono giurati amore eterno, legandosi per sempre in matrimonio.
Il clima di festa è crollato poche ore più tardi, quando il cantante è purtroppo deceduto per un malore che lo ha colpito nel sonno.
Incalcolabile il dolore provato da Brenda Flint, che su Facebook ha cercato di esprimere a parole le sue emozioni.
Dovevamo guardare le foto del matrimonio, ma invece devo scegliere i vestiti per seppellire mio marito. Le persone non dovrebbero provare così tanto dolore. Il mio cuore è andato via e io ho davvero bisogno che torni. Non posso sopportare molto di più. Ho bisogno di lui qui.
I suoi amici e colleghi lo ricordano come un uomo buono e gentile, oltre che un grande artista, che era sempre pronto a dare un mano a chi ne avesse bisogno. Con il suo sorriso, hanno detto, era amato da tutti.