Poliziotto in pensione sente un neonato piangere nell’auto chiusa e interviene prima che sia troppo tardi
Il piccolo ha rischiato di morire viste le temperature proibitive
Questa è la storia, per fortuna a lieto fine, di un poliziotto in pensione che sente un neonato piangere nell’auto chiusa. Per fortuna è riuscito a intervenire prima che fosse troppo tardi per il piccolo abbandonato lì dentro: dov’erano i genitori? Ecco come sono andate le cose quel giorno e come l’uomo è riuscito a liberare il piccolo.
Steve Eckel è un sergente in pensione, che ha lavorato presso l’ufficio dello sceriffo della contea di Middlesex. Si trovava in un parcheggio di un centro commerciale a Howell Township, nel New Jersey, quando improvvisamente ha notato in un’auto qualcosa che non andava.
Una donna aveva lasciato suo figlio in auto in una giornata davvero molto calda, mentre lei era andata a fare la spesa. Le auto si surriscaldano velocemente e il piccolo piangeva perché stava male. Ha rischiato davvero di perdere la vita in quell’auto ormai diventata rovente.
Il bambino di 4 mesi era da solo in auto. L’uomo sapeva che doveva agire in fretta, perché era una giornata molto calda e ben presto le temperature all’interno dell’abitacolo sarebbero diventate insopportabili per il povero neonato lasciato solo.
L’uomo si è messo a correre in infradito verso la sua auto, ricordandosi che aveva con sé un bastone. Lo ha usato per rompere un finestrino e portare in salvo il bambino che era già n estrema difficoltà: sudava, piangeva, aveva gli occhi al contrario.
Poliziotto in pensione sente un neonato piangere nell’auto e gli salva la vita
Quando ha visto che il bambino era vivo, anche se in difficoltà, l’ex sergente si è messo a piangere dalla commozione. La mamma è arrivata 40 minuti dopo, trovando il finestrino rotto e il bambino scomparso.
Gli agenti hanno arrestato la donna per aver messo in pericolo il piccolo, che nel frattempo è stato affidato al padre. Per fortuna quel giorno il neonato aveva un angelo custode a poca distanza.