Sparatoria a Fidene: tre persone uccise durante una riunione del consorzio di ville della zona

Ecco chi erano le tre vittime

Tre persone hanno perso la vita nella sparatoria a Fidene, un quartiere che si trova nel nord est di Roma, lungo il fiume Teverer. Una zona commerciale e residenziale dove, improvvisamente, Claudio Campiti ha causato il decesso di tre persone, durante quella che sembra una lite in occasione di un incontro del consorzio di ville della dona. Un consigliere lo avrebbe fermato prima che il bilancio si aggravasse.

Sparatoria a Fidene

Tre donne hanno perso la vita durante lo scontro a fuoco in occasione d i una riunione del consorzio di ville della zona. Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi, Nicoletta Golisano (rispettivamente di 71, 55 e 50 anni) non ci sono più, a causa di un uomo che ha iniziato a sparare.

L’uomo è Claudio Campiti di 57 anni, residente all’interno del consorzio. Improvvisamente è entrato nel gazebo dove aveva luogo in quel momento l’assemblea, chiudendosi la porta alle spalle e andando verso la dirigenza, dove ha tirato fuori l’arma.

Claudio Campiti ha colpito, causandone il decesso, la revisora dei conti e la segreteria della presidente del consorzio. Presidente che risulta grave in ospedale, insieme ad altre due persone. Una terza persona, invece, ha avuto un malore.

Le forze dell’ordine hanno prontamente raggiunto il luogo, fermando l’uomo che era già stato precedentemente fermato e disarmato da un consigliere. I residenti hanno raccontato quei momenti concitati di paura e di panico.

consorzio

Sparatoria a Fidene, tre donne perdono la vita: il racconto dei presenti

Pensavamo volesse utilizzarla per minacciarci, è entrato urlando vi ammazzo tutti. Poi però ha fatto fuoco contro la dirigenza: evidentemente era il suo primo obiettivo. Sono stati due minuti di panico: è stata una cosa terribile. Aveva altri colpi in canna, un caricatore da sedici proiettili e altri ancora sparsi.

L’uomo che lo ha fermato, un consigliere di 67 anni, è in ospedale, colpito al viso da un proiettile, che per fortuna non ha leso nessuna parte vitale.