Nicoletta Golisano morta a Fidene: il ricordo di Giorgia Meloni che la conosceva bene
Il presidente del consiglio italiano la conosceva bene
Tra le persone che hanno perso la vita a Fidene, un quartiere di Roma, dove un uomo ha iniziato a sparare durante un’assemblea del consorzio di ville della zona, c’era anche Nicoletta Golisano. Giorgia Meloni, attuale presidente del consiglio italiano, la conosceva molto bene e ha voluto ricordarla con parole molto toccanti.
Nicoletta era mia amica. Una mamma protettiva e una professionista. Lascia il marito Giovanni e uno splendido bambino di dieci anni, Lorenzo. Con la sua, altre famiglie, alle quali esprimo tutta la mia vicinanza, sono state distrutte. Non è giusto morire così.
Queste le parole della premier dopo aver appreso della scomparsa della donna, nella mattina di domenica 1 1 dicembre, in un bar per una lite di un consorzio. Tre donne hanno perso la vita e altre tre persone sono ricoverate al momento in ospedale, mentre una quarta ha avuto un malore.
Claudio Campiti, residente nel consorzio, è entrato nel gazebo dove aveva luogo l’incontro e ha sparato, colpendo Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi, Nicoletta Golisano, di 71, 55 e 50 anni. Nicoletta conosceva personalmente Giorgia Meloni.
Nicoletta era una mamma protettiva, un’amica sincera e discreta, una donna forte e fragile allo stesso tempo. Ma era soprattutto una professionista con un senso del dovere fuori dal comune. È stato quel senso del dovere a portarla lì, di domenica mattina, dove un uomo la aspettava per ucciderla a colpi d’arma da fuoco, insieme ad altre due donne, durante una riunione di condominio a Roma. Nicoletta era mia amica. Lascia il marito Giovanni e uno splendido bambino di dieci anni, Lorenzo. Con la sua, altre famiglie, alle quali esprimo tutta la mia vicinanza, sono state distrutte.
Giorgia Meloni ricorda l’amica Nicoletta Golisano
L’uomo che ha ucciso queste tre donne innocenti, e ha ferito altre tre persone, è stato fermato e spero la giustizia faccia quanto prima il suo corso. Il poligono dal quale aveva sottratto la pistola (il porto d’armi gli era stato rifiutato) è sotto sequestro.Eppure la parola “giustizia” non potrà mai essere accostata a questa vicenda. Perché non è giusto morire così.
Così parla la premier, che conclude:
Nicoletta era felice, e bellissima, nel vestito rosso che aveva comprato per la festa del suo cinquantesimo compleanno, qualche settimana fa. Per me sarà sempre bella e felice così.A Dio Nico. Ti voglio bene.