Giuseppe Pedrazzini: la figlia e il genero tornano in carcere
Dopo mesi di battaglia legale, la Cassazione ha deciso che la figlia e il genero di Giuseppe Pedrazzini dovranno tornare in carcere
Un nuovo importante aggiornamento sul caso di Giuseppe Pedrazzini, l’anziano agricoltore ritrovato lo scorso maggio senza vita all’interno di un pozzo nella sua tenuta a Toano, in provincia di Reggio Emilia. La figlia Silvia e il genero Riccardo dovranno tornare in carcere. La Cassazione ha respinto il loro ricorso e saranno rinchiusi nell’istituto detentivo di Mantova.
Un fatto di cronaca di cui si è parlato tantissimo e che ha sconvolto una comunità intera, quella di Toano, piccolo comune in provincia di Reggio Emilia.
Era il maggio scorso quando i Carabinieri della stazione locale, allertati da alcuni parenti e conoscenti di Giuseppe Pedrazzini che non avevano sue notizie da un po’, si sono recati nella sua casa per cercarlo.
Dopo ore di ricerche lo hanno trovato, ormai privo di vita e in evidente stato di decomposizione, sul fondo di un pozzo agricolo situato nella sua proprietà.
Le indagini hanno poi portato all’arresto di tre persone, la figlia, il genero e la moglie, per le accuse di omicidio, sequestro, soppressione di cadavere e truffa ai danni dello Stato., Quest’ultimo perché i tre avevano continuato ad intascare la pensione dell’uomo nonostante fosse defunto.
Solo cinque giorni dopo, il gip Dario De Luca aveva disposto la scarcerazione dei tre, poiché non c’erano prove riguardo ai reati di omicidio e sequestro. Per i reati di soppressione di cadavere e truffa, i tre ottennero l’obbligo di firma e dimora.
Figlia e Genero di Giuseppe Pedrazzini di nuovo in carcere
In quell’occasione, i legali di Silvia Pedrazzini e Riccardo Guida avevano definito la decisione come “un trionfo della giustizia“.
Oggi, però, la decisione è stata cambiata e la Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dalla donna e dal marito, disponendo così per loro di nuovo l’arresto.
A luglio fu infatti il pm Piera Cristina Giannusa a chiedere il Riesame. Il Tribunale di Bologna aveva accettato, disponendo così il carcere per i due.
L’avvocato di Silvia Pedrazzini e Riccardo Guida aveva fatto ricorso, spiegando che non sussistevano i reati di omicidio e sequestro, poiché le condizioni di salute dell’anziano erano già molto gravi.
Nella giornata di ieri la Cassazione ha rigettato il ricorso e ora la donna e suo marito saranno rinchiusi di nuovo in carcere.