Ventimiglia, bimbo di 6 anni trovato in fin di vita: si è costituito il compagno della nonna
Ventimiglia, bimbo di 6 anni trovato in strada in fin di vita: arrivata la svolta, si è costituito il compagno della nonna ed ha detto la verità
È arrivata una svolta importante sulla triste vicenda del bimbo di 6 anni, che lo scorso 19 dicembre, è stato trovato in fin di vita sotto casa. I nonni in un primo momento avevano detto che era rimasto coinvolto in un sinistro con un’auto pirata, ma questa possibilità è stata già smentita.
Da ciò che è emerso in queste ore, sarebbe stato proprio il compagno della nonna a ridurlo in quelle condizioni. Ora saranno solo le indagini a chiarire con esattezza ciò che è successo.
I fatti sono iniziati lo scorso 19 dicembre. Precisamente in un condominio che si trova in via Gallardi, a Ventimiglia, in provincia di Genova.
I due signori dovevano tenere il bambino, che in quell’occasione non stava molto bene. Infatti si lamentava e piangeva per il malessere. Successivamente hanno raccontato agli agenti di averlo perso di vista per pochi istanti e di averlo ritrovato in gravi condizioni nel cortile.
Prima di chiedere l’intervento dei sanitari, lo hanno portato al centro cittadino, per motivi ancora da chiarire. I due signori si sono sempre detti estranei ai fatti e hanno sempre raccontato che lo aveva investito un’auto pirata.
Tuttavia è solo nella giornata di ieri, mercoledì 28 dicembre, che è arrivata la svolta. Il compagno della nonna si è costituito alle forze dell’ordine, dicendo che è stato proprio lui a picchiarlo, perché infastidito dai suoi lamenti.
Bimbo di 6 anni trovato in fin di vita: le condizioni ed il post del papà
Gli agenti hanno subito iscritto l’uomo nel registro degli indagati, per il reato di lesioni gravissime, anche se per oro non hanno disposto nessuna misura cautelare. Il piccolo, dopo le percosse subite dal 70enne, ha riportato una frattura al braccio, che i medici hanno deciso di operare. Poi lesioni a milza, polmoni e la frattura di otto vertebre.
Il padre, quando ha saputo la notizia, in uno straziante post sui social, ha scritto:
Se è vero che ha fatto questo, deve marcire. Non riesco a darmi pace. Non riesco a sopportare che al mio bambino hanno fatto tutto questo. Ha avuto anche la forza di venire a dirmi in ospedale: ‘Forza!’ Devi marcire lentamente. Dove hai trovato il coraggio di commettere un gesto simile, se questa è la verità! Figlio mio, sto lottando con tutto me stesso, per te e per i tuoi diritti, per la tua dignità!