Massimo Pezza morto sul lavoro a soli 23 anni: la tragedia in provincia di Roma
Crollano delle lastre di cemento e lo travolgono: Massimo Pezza, di soli 23 anni, è l'ennesimo morto sul posto di lavoro
È arrivata ieri la notizia dell’ennesima scomparsa di un operaio, che ha perso la vita mentre svolgeva il suo regolare turno di lavoro. È successo a Fonte Nuova, in provincia di Roma e l’operaio in questione di chiamava Massimo Pezza. Aveva solo 23 anni. Una tragedia immane che ha messo fine alla vita di un ragazzo troppo giovane e con una vita intera davanti.
Quella degli incidenti mortali sul posto di lavoro è una piaga che affligge l’Italia e che negli ultimi mesi non ha fatto altro che propagarsi sempre di più.
L’ultima in ordine temporale è avvenuta alle prime luci dell’alba di ieri, venerdì 20 gennaio, a Fonte Nuova, piccolo comune in provincia di Roma.
Massimo Pezza, un ragazzo di soli 23 anni originario di Collevecchio in provincia di Rieti, come ogni mattina si era svegliato presto ed aveva raggiunto il suo posto di lavoro. Faceva l’operaio in una ditta di smaltimento rifiuti situata in via Stella Polare a Fonte Nuova.
Stando a quanto riportato, intorno alle 6:30 il ragazzo era a bordo di un mezzo dotato di un braccio elevatore e stava svolgendo una delle sue mansioni. Il suddetto braccio avrebbe urtato contro un muro e, proprio in quel momento, alcune lastre di cemento del soffitto si sarebbero staccate e sarebbero cadute proprio sul mezzo.
I primi a soccorrere il 23enne sono stati i suoi colleghi, che inermi avevano assistito alla scena. Immediata la loro chiamata ai soccorsi e l’arrivo sul posto di questi ultimi.
Nel minor tempo possibile si è cercato di rimuovere le lastre di cemento da sopra al mezzo, ma il tentativo di salvataggio si è rivelato purtroppo vano. Massimo Pezza aveva già perso la vita, molto probabilmente sul colpo.
Rabbia per la morte di Massimo Pezza
Sul posto anche i Carabinieri, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso. Si cercherà ora di capire se si sia trattato di un incidente inevitabile, oppure se ci siano elementi per accertare mancanze nei parametri di sicurezza.
Oltre al dolore, ora c’è anche tanta rabbia. Rabbia perché è inaccettabile che un ragazzo così giovane perda la vita in circostanze così tragiche mentre lavora.
Eleonora Panzardi, Consigliera Comunale del Comune di Fonte Nuova, ha commentato così l’episodio su Facebook:
Per la statistica, la morte di Massimo è la prima morte bianca del 2023 in provincia di Roma ma dietro questo numero freddo e asettico c‘è la vita di un ragazzo di appena 23 anni morto schiacciato dal crollo del soffitto di un capannone mentre svolgeva il suo lavoro. Un dolore enorme e inaccettabile per la nostra comunità e per la comunità di Collevecchio, comune della Sabina in cui Massimo viveva, a cui mi stringo con affetto. Quella della sicurezza sul lavoro è una battaglia di civiltà a cui non possiamo sottrarci.