Giancarlo Magalli torna in tv dopo la lotta al tumore alla milza
Fortemente provato, Giancarlo Magalli ha raccontato a Verissimo della sua dura lotta contro un linfoma alla milza che oggi ha sconfitto
Nella puntata di ieri, domenica 22 gennaio, tra gli ospiti di Silvia Toffanin a Verissimo c’è stato anche Giancarlo Magalli. Il conduttore, commosso e visibilmente dimagrito, ha raccontato la sua esperienza con il tumore alla milza che ha scoperto di avere qualche mese fa e per il quale ha dovuto affrontare un lungo e faticoso percorso di cure.
È successo tutto nel 2022. All’inizio dell’anno scorso, infatti, il conduttore della Rai aveva avuto alcuni malesseri che lo avevano costretto ad allontanarsi dal piccolo schermo e ad un ricovero in ospedale che era durato alcuni giorni.
Per giorni c’è stato silenzio riguardo a quanto era accaduto a Giancarlo, a alla fine di maggio era stato lo stesso presentatore a dare dei chiarimenti, in un’intervista rilasciata al settimanale Nuovo Tv.
Aveva spiegato che a seguito di controlli gli era stata trovata un’infezione e per la stessa si è dovuto sottoporre a delle cure in ospedale.
Il pericolo sembrava scampato, ma oggi è emerso che in seguito a quella infezione, aveva scoperto di avere un linfoma alla milza. Una patologia ben più grave di quanto si pensasse e che lo ha costretto a mesi di cure e convalescenza.
Il racconto di Giancarlo Magalli
Anche questa volta è stato lo stesso Giancarlo Magalli a raccontare tutto. Nella puntata di ieri di Verissimo si è seduto nel salotto di Silvia Toffanin insieme alle sue figlie e visibilmente commosso ha aperto il suo cuore.
Ha spiegato che i medici gli avevano detto che nel 90% dei casi poteva essere curato, ma che nel restante 10% di possibilità, avrebbe avuto solo pochi mesi di vita.
Quando si è sentito male, ha detto il conduttore, aveva la febbre a 40 e deliri. Una delle sue figlie che era in casa con lui ha chiamato l’ambulanza ed è stato trasportato subito in ospedale, dove ha iniziato le cure.
Cure che sono state molto debilitanti. Pensare che ha perso ben 24 kg.
Non è stato facile. Alle mie figlie hanno detto, subito dopo la diagnosi, che se mi fossi curato sarei guarito, al contrario, se non l’avessi fatto, dopo due mesi sarei morto. Erano tutti terrorizzati, ma a me non l’hanno detto. Questo ha fatto sì, però, che mi accudissero con maggiore affetto e attenzione. Oggi non ho più problemi a mangiare e camminare.