Alice Campello, ospite a Verissimo, racconta il suo traumatico parto
"Mi hanno fatto 17 trasfusioni": il toccante racconto di Alice Campello, che ieri è stata ospite nel salotto di Verissimo
Ospite nella puntata di ieri di Verissimo, Alice Campello ha raccontato la sua traumatica esperienza con il parto della piccola Bella, la bimba nata lo scorso 10 gennaio. Dopo la nascita della bimba lei ha avuto un’emorragia ed è finita sotto i ferri e in terapia intensiva. A silvia Toffanin ha raccontato quei momenti e la sua preoccupazione, che in quel momento era soprattutto per suo marito Alvaro Morata.
Lo aveva promesso, Alice Campello, di raccontare nei dettagli quei momenti che sono stati allo stesso tempo i più belli e i più brutti della sua vita, ed effettivamente lo ha fatto.
Nella puntata di Verissimo andata in onda ieri, sabato 28 gennaio, la bellissima Alice, modella, influencer e moglie del bomber spagnolo Alvaro Morata, ha aperto il suo cuore e raccontato come ha vissuto lei il giorno in cui è venuta al mondo la piccola Bella, quarta figlia sua e di Morata.
All’inizio ha parlato della parte piacevole della cosa. Diventare mamma era il suo sogno fin da bambina e dopo quattro figli, si può dire che questo sogno è stato esaudito in pieno. Desiderio accontentato anche quello di avere una femmina, che dopo tre maschietti era ciò che sia lei che Alvaro volevano assolutamente.
Il toccante racconto di Alice Campello
A Silvia Toffanin, Alice ha poi parlato della parte più dolente. Aveva la bimba in braccio e tutto sembrava andare bene. Poi ha iniziato a sentirsi male e, alzando la coperta, ha visto tantissimo sangue.
La mia prima preoccupazione è stato Alvaro, ho visto la sua faccia, l’ho visto sbiancare, da lì non mi ricordo più nulla. Erano le 10 di mattina e mi sono risvegliata alle 10 di sera, sono stata in sala operatoria, mi hanno intubata.
L’influencer ha spiegato che il problema è stato l’utero che non si è contratto e ciò ha causato l’emorragia. Emorragia per la quale sono state necessarie ben 17 trasfusioni.
Momenti difficili non solo per lei, ma per tutti a casa. Anche per Alvaro e i bambini.
Erano molto emozionati, vedevano che non tornavo, chiedevano e nessuno gli ha spiegato, ma è come se avessero capito. Mi hanno mandato le foto con loro addormentati con una mia foto.