Eyup Turkaslan, calciatore turco, morto sotto le macerie del terremoto
I soccorritori hanno salvato la vita di sua moglie e di suo figlio, non riuscendo però a fare lo stesso per lui: addio a Eyup Turkaslan
Il dramma che ha colpito nelle scorse ore la parte sudorientale della Turchia è senza precedenti. Sono migliaia le persone che hanno perso la vita nel tremendo terremoto che colpito il paese nella notte scorsa e, tra queste, c’è anche il calciatore professionista Eyup Turkaslan. Il drammatico annuncio.
Continuano le operazioni di soccorso in Turchia, dove la notte scorsa tre forti scosse di terremoto hanno devastato una regione intera, distrutto palazzi e sepolto sotto le macerie decine di migliaia di persone.
Tutto il mondo sta inviando squadre di soccorso in Turchia e sono già migliaia le persone tratte in salvo ed estratte vive dalle macerie di un paese completamente distrutto, fisicamente e moralmente.
Al contempo, purtroppo, sono migliaia anche le persone che non ce l’hanno fatta. L’ultimo aggiornamento parla di oltre 5mila vittime, ma il dato è tristemente destinato a salire.
Tra i dispersi risultano anche molti personaggi noti dello sport turco. Come ad esempio un’intera squadra di pallavolo femminile. 14 atlete erano in un palazzetto al momento della scossa e tutte loro sono ancora sotto le macerie.
Christian Atsu, ex giocatore di Chelsea, Porto e Newcastle e attualmente tesserato in Turchia per l’Hatayspor, è rimasto per moltissime ore sotto i detriti, per poi essere miracolosamente estratto vivo.
Il dramma di Eyup Turkaslan
Non ha avuto la stessa fortuna, purtroppo, il portiere turco del Malatyaspor, Eyup Turkaslan. I soccorritori hanno estratto vivi sua moglie e suo figlio nelle scorse ore, ma non lui. Nelle scorse ore è stato dichiarato deceduto.
Tantissimi i messaggi di cordoglio per il campione, tra cui anche quello della leggenda del calcio turco ed ex campione dell’Inter Hakan Sukur, che sui social ha scritto:
Che Dio abbia pietà di lui. Auguro ai suoi cari tutta la forza possibile per fare fronte a questa sciagura. Sono sconvolto per tutto quello che è successo, addolorato per la perdita di un caro amico, un fratello.
Sconvolti anche i suoi compagni di squadra e soprattutto il suo allenatore. Quest’ultimo è addolorato perché ha saputo che Turkaslan è stato l’unico suo calciatore a non lasciare la città nei due giorni di riposo che aveva concesso alla squadra.